Alla fine del 900, le strutture termali iniziano a non suscitare più interesse: gli unici ad usufruirne sono gli anziani per le cure fisioterapiche; e anche la figura dell’estetista diviene obsoleta. Allo scoccare del nuovo millennio, però, si scatena il frenetico bisogno di (ri)prendersi cura del corpo all’insegna del relax. Dal negozio all’hotel di lusso proliferano le cosiddette “oasi del benessere” come le Salus per Aquam, vale a dire le Spa. Le estetiste, invece, si trasformano in personal trainer d’ogni filosofia (più o meno orientale) applicata a salutari bagni di fieno, cura dell’uva, docce, massaggi per il viso e per il corpo, immersioni tonificanti in vasca.

Terme di Caracalla

La storia del termalismo, le proprietà terapeutiche delle acque minerali e il loro impiego nel corso dei secoli, sono racchiusi nel libro Andare per terme scritto da Annunziata Berrino, storica dell’Università di Napoli, che illustra le più antiche strutture termali italiane e quella ricerca del benessere che passa sempre per le acque. Non è una guida, bensì un curioso manuale consigliato a voi che avete scoperto il gusto di farvi coccolare e siete perciò invitati a esplorare località d’Italia con le loro storie incastonate fra antiche mura dove da secoli sgorgano le acque della salute.

Terme di Santa Cesarea

L’autrice ha selezionato una decina di luoghi che rappresentano, tiene a precisare, «alcune delle declinazioni, che sono tantissime, del termalismo». Dopo una premessa sull’evoluzione delle terme, il 1° capitolo si apre con un reperto storico: a Roma, il 6 luglio 1912, si scava nell’area delle Terme di Caracalla; e dalle rovine del più maestoso stabilimento dell’antichità emerge una statua di Afrodite Anadiomene senza testa, il busto snello e fra le mani 2 trecce di capelli attorcigliate per rimuovere l’acqua in eccesso. Il culto del benessere, già in epoca romana, non poteva quindi che transitare per acque e bagni.

Terme di Merano

Si prosegue con San Giuliano di Pisa, i Bagni di Lucca tanto amati dai romantici, le Terme di Merano frequentate da Sissi l’Imperatrice d’Austria, gli Stabilimenti stile Belle Époque di Salsomaggiore, i Giardini delle Acque di Ischia, le Terme di Santa Cesarea di Lecce

Di ognuno di questi luoghi viene narrata la storia, spesso e volentieri curiosa, che restituisce alle “acque” e a chi le ha scoperte (o riscoperte) il posto che meritano nel nostro immaginario di visitatori troppo spesso distratti dal “logorìo della vita moderna“.

Annunziata Berrino, Andare per terme, Il Mulino, Collana Ritrovare l’Italia, 152 pagine, € 10.20