Se a fine 2021 vi siete fatti più che volentieri accalappiare su Netflix dalla serie a cartoni animati Strappare lungo i bordi e non vedete l’ora di farvi concupire dai 6, imminenti episodi di Questo mondo non mi renderà cattivo, il nostro spassionato consiglio è di catapultarvi nel frattempo a Milano a visitare la mostra Zerocalcare. Dopo il botto, in cartellone alla Fabbrica del Vapore fino al 7 aprile 2023.
Zerocalcare
L’aretino Michele Rech, classe 1983, nickname Zerocalcare, per quei pochissimi che ancora non lo conoscono è il fumettista che dopo aver debuttato nel 2011 con l’albo La profezia dell’armadillo (dove per Armadillo si intende il protagonista di gran parte delle sue storie, ma soprattutto l’alter ego/proiezione della sua personalità) agli sgoccioli del 2019 ha raggiunto la bellezza di 1.000.000 di libri venduti.
Più di 500 tavole originali nonché video, bozzetti, illustrazioni e un’installazione site specific, sono invece il succoso frutto di questa personale che fra i suoi temi focalizza il frammentarsi della società all’indomani della pandemìa; le paure vieppiù crescenti in piena crisi globale e in preda al conflitto russo – ucraino; l’isolamento forzato e la solitudine, inevitabili cause di disgregazione e perdita di contatto con la realtà; la politica e le resistenze.
La profezia dell’armadillo, Artist Edition (2017)
C’è un allestimento, alla Fabbrica del Vapore, che prima ancora di rendervene conto vi accoglierà proiettandovi nelle viscere di una città post-apocalittica. Al centro della scena, troverete una strada circondata da edifici le cui facciate sono state colpite da un cataclisma, pandemico e planetario, che inevitabilmente vi farà riflettere. Dietro alle porte murate, poi, potrete intravedere gli occhi di chi cerca una fuga per sopravvivere e i tentacoli di mostruosi animali.
Da qui, fra tavole create durante i mesi del lockdown, hanno modo di svilupparsi le sezioni “abitate” da storici personaggi zerocalcareschi come il Cinghiale, il Secco e Lady Cocca, che scandiscono ciò che vi è di più caro all’autore: dalle forme di resistenza incarnate dal popolo curdo, alla classe lavoratrice che manifesta per ottenere condizioni di vita più dignitose; dal ruolo delle donne, alle tante battaglie di resilienza condotte dalla gente comune.
Decoro, Decoro, Decoro (2015)
La finta rivista free press distribuita nelle metro A e B della Capitale per lanciare la campagna “Roma Comune”
Una volta che avrete raggiunto le 2 aree dietro ai palazzi, pensate come “mondo esterno” e “mondo interno” a Zerocalcare, ecco i contenuti che si riferiscono alle relazioni e alle ingiustizie sociali – Strati (L’Essenziale n. 15, 2022), La memoria è un ingranaggio collettivo (La nostra storia alla sbarra, 2004) e tavole come La Rabbia (2016), tratte dal mondo punk da cui proviene l’autore e che corrisponde alla sua tribù d’appartenenza – e il suo universo biografico, dove angosce e paure narrano in realtà la vita di tanti di noi, con un filo d’ironia a legare tutta la produzione fumettistica.
Spetterà ai Santi Protettori che il fumettista ha voluto ritrarre su tela e foglie d’oro, alcuni famosi e altri meno noti (dal T-rex a Lady Cocca del Robin Hood; da Kurt Cobain dei Nirvana, all’anarchico Gaetano Bresci; dalla coraggiosa Nasrin che difende i diritti umani, al Secco che è lo storico amico di Rech) chiudere in bellezza questa mostra che Zerocalcare ha realizzato con il preciso intento di «fare un pezzo di strada insieme».
Zerocalcare
Dopo il botto
Fino al 23 aprile 2023, Fabbrica del Vapore, via Giulio Cesare Procaccini 4, Milano
tel. 025003391
Catalogo Bao Publishing, € 23
Asteroide
Courtesy Zerocalcare