“Liquido o carnoso, bevanda commestibile… Vino puro dal colore regale e dal sapore speciale; cosicchè tu pensi che la porpora sia tinta dal vino stesso, o che il suo limpido umore sia spremuto dalla porpora…”. La citazione è d’obbligo quando si parla di uno dei nostri più importanti vini passiti: il Recioto della Valpolicella. Tale sontuosa descrizione (tratta dalla testimonianza storica più famosa relativa al vino veronese: la lettera inviata al Canonicato di Venezia da Flavio Magno Aurelio Cassiodoro, Senatore e Prefetto del Pretorio alla Corte del Re Teodorico a Ravenna, per rifornire i magazzini reali) rende il giusto onore a quello che è considerato il Re dei vini della valle omonima: in quella terra che si estende dal Lago di Garda ai confini della provincia di Vicenza. Spesso il fratello Amarone viene definito Recioto Mancato, proprio per sottolinerare i legami fortissimi di queste 2 eccellenze: stessi vitigni (Corvina e Rondinella, per lo più), medesima struttura e tecnica di vinificazione. Solo il residuo zuccherino dona le loro peculiarità e differenze. Conosciuto nell’antichità come Acinatico, era di difficile reperibilità a causa del selettivo e impegnativo metodo di vinificazione: solo la parte più matura dei grappoli migliori (le “recie”, orecchie) poteva riposare nei fruttai (locali areati ubicati perlopiù in collina, dove le condizioni meteo consentivano un appassimento armonico) per 100/120 giorni dopo la vendemmia. Le uve perdevano gran parte dell’umidità e gli zuccheri si concentravano in modo tale da donare al Recioto la sua caratteristica principale.
Oggi nulla è cambiato. Lo stesso, delicato ed efficace procedimento ci porta a ottenere questo che un tempo veniva considerato il vino dell’accoglienza con cui, nei territori d’appartenenza, si dava il benvenuto agli ospiti. Il Roasan di Adalia, Recioto della Valpolicella Docg, è ottenuto da uve coltivate a 350 mt. d’altitudine nella splendida Val di Mezzane, fra le più belle in terra veronese. Soprattutto uve corvina e corvina grossa, unite a una minor quantità di rondinella, che in questo 2012 non arrivano a superare i 14°. Appassimento di 4 mesi circa, poi 1 anno buono in botti di rovere. C’è tutto quel che ci si aspetta in questa bottiglia: amarena matura, spezie dolci, tabacco, cioccolato. Proprio col cioccolato amaro l’abbinamento è di quelli sorprendenti e azzeccatissimi. Da provare poi con formaggi a lunga stagionatura, o erborinati. Ma è in perfetta solitudine che ne comprenderete il valore assoluto. Merita un po’ del nostro tempo, un po’ dei nostri pensieri.
(Mirko Bosio gestisce l’enoteca italiana CiaoGnari, rue des Pyrénées 333, Parigi)
Adalia / Azienda Agricola in Mezzane
Località Fioi, via Capovilla 28, Mezzane di Sotto (VR)
tel. 0458880006
Foto: © Adalia Vini