Dopo il pluripremiato A White White Day – Segreti nella nebbia, la casa di distribuzione indipendente Trent Film porta sul grande schermo Winter Brothers – Una storia di mancanza d’amore, il 1° lungometraggio del regista islandese Hlynur Pálmason.
“È un film raccontato non tanto con un tradizionale plot fatto di causa/effetto”, ha scritto Jessica Kiang sulla rivista settimanale Variety, “ma usufruendo di immagini tattili e materiche, di performance fisiche dal punto di vista espressivo e di paesaggi sonori atonali dalle sfumature industriali “.
Al centro della vicenda, ambientata in un glaciale inverno nella cittadina di Faxe in Danimarca fra i lavoratori di una fabbrica di calcare, ci sono 2 fratelli che non potrebbero essere più diversi fra loro. Emil, il minore (interpretato da Elliott Crosset Hove), è un ragazzo disadattato incapace di relazionarsi con chiunque, ma che viene accettato dalla comunità solo grazie a Johan, il risoluto fratello maggiore.
Combatte la noia del lavoro in miniera, Emil, vendendo alcol adulterato. Si tratta del Moonshine, un liquore a base di sostanze chimiche trafugate dalla fabbrica. Quando un collega di lavoro si ammala e muore, chi viene accusato è ovviamente lui.
«Con Emil ho esplorato la necessità di essere desiderati e amati», spiega Hlynur Pálmason. «È lui a volersi aggrappare a qualcuno o a qualcosa (prova ad esempio un amore impossibile per la vicina di casa), ma al tempo stesso è alieno rispetto a chiunque. Ho provato a spogliarlo di tutto, tranne che dei suoi istinti di base. Forse è per questo che soffre così tanto. Volendo descriverlo, è “l’idiot savant” forse un po’ fuori dal proprio tempo».
La vendetta, la solitudine e la ricerca d’amore sono dunque gli elementi cardine di questa che è a tutti gli effetti una moderna odissea, visiva e sonora, tra fratelli.