Bisogna dire che gli anni ’70, per chi suonava in una band, erano perfetti. Volevi truccarti? Potevi. Volevi fuochi artificiali sul palco? Potevi. Volevi dire «volete il meglio, noi siamo il meglio?». No problem. Anzi, eri strano se eri normale. In effetti, entrando ancor più nella fattispecie, i Kiss si vietano la modestia e tutto quello che non ė “super” – direi “over” – dimensionato. Alive II arriva proprio in questo momento culmine della loro carriera e ne ė il degno coronamento. Contiene una selezione di canzoni del secondo periodo, meno ruvide e un po’ più orecchiabili, inclusa Beth, la ballata cantata e composta dal batterista Peter Criss, uscita come b-side di un 45 giri. La chicca è che piacque talmente tanto da arrivare più in alto in classifica della a-side Detroit Rock City! Questo doppio live ha anche la particolarità di avere la side D fatta di pezzi in studio, cioè “non live”. E non sono scarti di dischi precedenti, ma il frutto di una densa ed eccezionale produzione.

Anno d’uscita del primo album: 1974. E nel ’77 i Kiss hanno all’attivo già 6 Lp in studio e 2 dal vivo con composizioni di tutto rispetto. È la band che più di tutte assomiglia ai Beatles: sono capitanati dal chitarrista/cantante insieme al bassista/cantante, che compongono quasi tutti i pezzi. Il chitarrista solista canta e compone, il batterista idem. Tranquilli, non sono i Pooh ma una formidabile rock band «seconda solo agli Stones e ai Led Zeppelin», per dirla con Gene Simmons. Ed è anche la band dei reKords: primi a usare i monitors audio sul palco; detengono il reKord di vendite nel merchandising, che supera quelle dei dischi; fanno uscire una raccolta intitolata Double Platinum (’78) che diventa subito “double platinum“; sempre in quell’anno, i singoli Kiss pubblicano un disco solista ciascuno. Personalmente aggiungo che il tutto potrebbe sembrare più fumo che arrosto con quel look fatto per stupire, i personaggi del vampiro, il gatto, l’extraterrestre, la star (!), gli effetti scenici. Ma ascoltando Alive II ci si accorge che la band newyorkese oltre a saper suonare sapeva anche sfornare belle canzoni.

Kiss, Alive II (1977, Casablanca)