Chi di voi non conosce le sorelle Brontë? Il film diretto da Frances O’Connor (Mansfield Park) ci mostra uno spaccato ottocentesco di vita familiare iniziando da Charlotte che chiede a Emily di spiegarle il perché del suo romanzo Cime tempestose. Cosa si nasconde, dunque, dietro alla creazione di un capolavoro?

Emily Jane, così la chiamano in famiglia, è la sorella di mezzo profondamente influenzata dalla morte della madre,  dal rapporto con le sorelle Charlotte e Anne e con il fratello Branwell, Per non parlare delle severe imposizioni del padre reverendo. Di conseguenza, Emily è alla continua ricerca di quella libertà artistica e personale che a meno di 30 anni sfocia nella creazione di Cime tempestose. Senza di lei non avremmo avuto Cathy e Heathcliff, nessuna delle indimenticabili scene ambientate nelle ventose brughiere dello Yorkshire ed entrate per sempre nella storia della letteratura e nella cultura pop, vedi la canzone Wuthering Heights portata al successo nel 1978 da Kate Bush.

Ribelle, sensibile e ispirata, amante più della natura che degli esseri umani, definita “quella strana”, Emily (interpretata da Emma Mackey, star della serie televisiva Sex Education) cresce al limitare della brughiera insieme al padre e alla zia, a Charlotte (Alexandra Dowling), Anne (Amelia Gething) e Branwell (Fionn Whitehead). Conduce un’esistenza normale, circondata da personaggi fantastici su cui inventare storie con le amate sorelle. Il destino è il medesimo per tutte e 3: diventare insegnanti. Branwell, invece, è libero di seguire le proprie aspirazioni di scrittore, poeta e quant’altro.

Fin da subito, nel film, è chiaro il profondo legame dei 4, ma l’arrivo in paese di William Weightman (Oliver Jackson-Cohen) sconvolgerà le loro vite influenzando lo stile narrativo di Emily. Charlotte è la prima a subire il fascino del giovane curato, con Emily a biasimarla per aver scelto un uomo inadatto a lei. Quando la sorella parte per cercare lavoro, Emily deve seguire per ordine del padre lezioni di francese da Weightman e i 2, inevitabilmente, si innamorano vivendo la loro storia come un sogno che mai nessuno potrà fermare. Assaporando felice una vita che di certo non si aspettava, Emily si mette a scrivere poesie e versi d’amore, ma il ritorno a casa di Charlotte e di Branwell è destinato a porre fine alla sua spensieratezza: la felicità tanto agognata, la fiducia in se stessa e l’amore corrisposto (unico motivo per cui valga la pena vivere) non sono più raggiungibili.

Suo fratello è ormai perso nel delirio di droghe e alcol, William la accusa di averlo allontanato dalla retta via, sua sorella è sempre più invidiosa e ostile. È dalle ceneri di una vita solo immaginata e appena assaporata che nasce Cime tempestose e finisce la sua giovane vita. E a simboleggiare la lotta di Emily per conquistarsi un posto nel mondo, sono la brughiera con il suo cielo carico di pioggia, gli improvvisi mutamenti del clima (proprio come nella sua vita), il vento che porta suoni lontani e acuisce la sua fantasia.

Arricchito da costumi e da una fotografia impeccabili, Emily è un biopic con licenze dovute al fatto che noi abbiamo conosciuto la scrittrice britannica solo attraverso gli occhi della sorella Charlotte, che dopo la sua morte ne ha rieditato le lettere e gli scritti.