A 20 anni dal suo debutto in Italia, Donnie Darko ritorna il 3, 4 e 5 giugno al cinema nella nuova versione Director’s Cut restaurata in 4K. Distribuito da Notorious Pictures, scritto e diretto dall’allora esordiente Richard Kelly, il film vede nel cast Jake Gyllenhaal, Jena Malone, Mary McDonnell, Maggie Gyllenhaal, Drew Barrymore, Patrick Swayze e Noah Wyle.
Donnie Darko non nasce cult movie ma lo diventa. Gli inizi, infatti, non promettono nulla di buono: presentato nel 2001 al Sundance Film Festival nella versione di 2 ore e 45 minuti, uscito nei cinema americani accorciato di quasi 1 ora, viene ben accolto dai critici ma si rivela un flop al box office.
Come se non bastasse, in seguito all’attentato terroristico alle Twin Towers di New York la distribuzione si vede costretta a ritirare la locandina originaria che ritrae l’incidente aereo del film, trovandosi nell’impossibilità di condurre una buona strategia di marketing con il nuovo poster in cui giganteggia il volto del coniglio Frank. Un esordio per così dire “maledetto ”, che però contribuisce a rafforzare l’alone di mistero (trasformatosi poi in mito adolescenziale e cinefilo) attorno alla pellicola.
Jake Gyllenhaal
Ambientato nel 1988 mescolando thriller psicologico, fantascienza e teen drama, Donnie Darko segue le vicende del problematico ragazzo (impersonato da Jake Gyllenhaal) che inizia a essere tormentato da strane visioni e che, scampato per miracolo a un incidente, in un attacco di sonnambulismo incontra Frank, il coniglio che gli preannuncia la fine del mondo. Convinto che quest’ultimo sia più di una semplice illusione, Donnie si ritrova coinvolto in una serie di eventi misteriosi fra cui la scoperta di un motore d’aereo precipitato nella sua camera da letto. Con l’aiuto di Frank, cercherà la verità dietro gli strani eventi affrontando minacce che metteranno a rischio la vita delle persone a lui più care.
Ma siamo sicuri che sia tutta una proiezione mentale, o in realtà Donnie è morto? E se fosse rimasto intrappolato in un loop temporale? E cosa rappresenta il coniglio Frank? Donnie Darko ha saputo costruirsi un po’ alla volta il proprio successo, sfidandoci non solo a interpretare la sua struttura narrativa ma a decrittare i suoi simboli elaborando nuove teorie tra fisica quantistica e filosofia.