Diretto dal pioniere dell’animazione europea Ben Stassen (fra le altre sue regie ricordiamo Sammy 2 e Bigfoot Junior) Rex, un cucciolo a Palazzo (The Queen’s Corgi) racconta la storia di Rex, quattrozampe di pura razza Corgi regalato dal Principe Filippo di Edimburgo all’amata Regina Elisabetta II, che entra a far parte dei cani di corte e ben presto ne diventa il favorito: un cagnolino viziato, coccolato, decisamente arrogante. I problemi iniziano quando durante una cena privata fra i Reali d’Inghilterra, il Presidente Donald Trump e la first lady Melania gli viene prospettata la possibilità di accoppiarsi con Mitzy, l’odiosa cagnetta della coppia statunitense. Pur di sfuggire all’obbligo imposto, Rex si caccia nei guai e, tradito dal perfido Charlie (uno degli altri Corgi), si ritrova in uno dei tanti canili di Londra. Da qui in poi cominciano le peripezie per rientrare a Buckingham Palace. Rex dovrà lottare per se stesso e per i suoi nuovi compagni, crescerà in tutti i sensi, s’innamorerà e imparerà che l’amicizia vale più di mille lussi.
Film decisamente riuscito, vivace e leggero con un cattivo di tutto rispetto, trasmette un messaggio chiaro e molto positivo. Tante le scene esilaranti, adatte non solo per i bambini ma anche per gli adulti: come quelle che vedono coinvolto Trump, arrogante e preso solo da se stesso e dalla manìa di farsi i selfie. La Regina Elisabetta e il Principe Filippo, poi, sembrano 2 teneri vecchietti molto innamorati e a volte maldestri. La pellicola, sostenuta anche dall’ENPA (Ente Nazionale Protezione Animali), riconferma il ruolo della società belga nWave Pictures ai vertici del cinema d’animazione, fino a pochi anni fa di esclusivo appannaggio delle grandi majors americane.
Foto: © Eagle Pictures