Mentre stavo dipingendo (lo faccio sempre da Pittoreporter, quando ritraggo “live on stage” gli artisti jazz durante i loro concerti) questa musica mi ha trascinato in una sorta di trance ipnotica. Mi sono accorto, in quei momenti, che i miei acquerelli stavano nascendo quasi spontaneamente, per poi prendere forma con altrettanta naturalezza.

Nik Bärtsch

La grande musica che ha invaso il Blue Note è stata quella di Nik Bärtsch, pianista svizzero nato a Zurigo, una decina di album al suo attivo, accompagnato da Nicolas Stocker (batteria e percussioni) e da Sha (clarinetto basso e sax alto, che ha sostituito nel 2013 il cofondatore del trio Matthias Eser).

Mobile, così viene chiamato il trio, ha il pregio di sviluppare concetti musicali integrali all’interno di una struttura ritualistica. L’esecuzione viene poi combinata con un allestimento multimediale dello spazio circostante: nel caso del concerto milanese un sapiente, orchestrato gioco di luci.

Nicolas Stocker

Fasciato in un abito monacale, Bärtsch ha trascinato il pubblico nella sua puramente acustica Ritual Groove Music (è anche il titolo del Cd d’esordio dei Mobile) nella quale confluiscono il jazz, il funk e la nuova musica classica, nonché elementi delle sonorità rituali giapponesi (il pianista è seguace delle filosofie orientali, delle arti marziali di kendō e aikidō, del minimalismo).

Sha
© Alessandro Curadi

Il risultato, magico e insieme ipnotico, ha visto alternarsi momenti ritmici ossessivo – compulsivi (davvero notevole l’utilizzo percussivo dei tasti del pianoforte) a momenti di pura poesia liberamente ispirati all’ambient music. Colti ed elegantissimi, Bärtsch, Stocker & Sha hanno combinato la capacità del groove con l’improvvisazione in un’architettura compositiva strettamente organizzata e governata dalla ripetizione, dalla riduzione, dai ritmi intrecciati.

Si è rivelato un concerto, il loro, per palati fini e orecchie attente: tipico della famiglia musicale dell’etichetta discografica ECM. Per quanto mi riguarda, ho già annoverato il Nik Bärtsch Trio Mobile tra le formazioni in assoluto più interessanti che ho ascoltato dal vivo.