Prima assoluta per l’Italia di Camilla George. Origini nigeriane, cresciuta ascoltando Fela Kuti, Jackie McLean e Charlie Parker, bandleader e compositrice visionaria, è lei la talentuosa sassofonista – dall’età di 11 anni! – della nuova scena jazz londinese insieme a colleghi quali Nubya Garcia e Shabaka Hutchings. Il suo repertorio sa ottimamente attingere dal jazz all’hip hop, dall’afrobeat ai poliritmi africani.
Camilla George
Se nel suo disco precedente, The People Could Fly, Camilla ha esplorato le vicissitudini degli schiavi africani, nel nuovo album intitolato Ibio-Ibio rende omaggio alla sua tribù: il popolo Ibibio della costa sudorientale della Nigeria.
«Ibio-Ibio è una celebrazione delle radici, della creazione e della comunità», puntualizza la musicista. «In questi tempi sempre più strani e drammatici, il mio popolo mi dà guida, speranza e conforto».
Daniel Casimir
Rod Youngs
Al Blue Note si è presentata in quartetto con Daniel Casimir al basso, Rod Youngs alla batteria e Sarah Tandy al piano. Brani di jazz strutturati, si sono avvicendati live a composizioni più leggere e orecchiabili. Il tutto increspato dai soli del sassofono contralto suonato dall’indiscussa protagonista della serata.
Sarah Tandy
© Alessandro Curadi
La sezione ritmica, potente e impeccabile, ha goduto del groove coinvolgente quanto esplosivo di Casimir, il quale ha saputo alternare pezzi al basso e al contrabbasso; nonché del “martello“, ritmico e sincopato, di Youngs. Sempre presente, nel concerto, un sottotesto politico interconnesso con l’identità, il lignaggio e l’eredità nigeriana della George.