È considerata la miglior bassista jazz della nuova generazione e il concerto che ha tenuto al Blue Note di Milano l’ha dimostrato a chiare note. Nata in Polonia, Kinga Głyk ha iniziato suonando a 12 anni nel gruppo di famiglia, il Głyk P.I.K. Trio.
Un video che la vede impegnata a eseguire Tears In Heaven di Eric Clapton ha invece raggiunto su Facebook la bellezza di 7.000.000 di visualizzazioni, mentre il suo ultimo album intitolato Real Life l’ha prodotto insieme a Michael League, polistrumentista e leader degli Snarky Puppy.
Kinga Glyk
Dal vivo Kinga ha sprigionato un’energia travolgente, trascinando il pubblico con una padronanza tecnica impressionante. Nei brani che ha eseguito, in gran parte funky e ballads con Unfollower e la vivace Swimming In The Sky a contraddistinguersi, è emerso il suo potente groove che ha puntualmente coinvolto i giovani musicisti che l’hanno accompagnata: il batterista Nicolas Viccaro, i tastieristi Arek Grygo e Michał Jakubczak ma soprattutto la sassofonista Hailey Niswanger, che si è distinta per i suoi vibranti assoli.
Hailey Niswanger
© Alessandro Curadi
Incredibile come la talentuosa bassista si sia rivelata dolcissima quando ha presentato i pezzi dialogando col pubblico, per poi trasformarsi durante le esecuzioni palesando un atteggiamento quasi maschile e un’irruenza che ha lasciato trasparire dalle contrazioni del suo viso.