Capolavoro della carriera solista di John Lennon (1940-1980), l’album Imagine del ‘71 si propone come un compendio di vera “poesia”. Incluso nel cofanetto super deluxe Imagine – The Ultimate Collection pubblicato a ottobre 2018 in occasione di quello che sarebbe stato il 78° compleanno del singer-songwriter di Liverpool, Raw Studio Mixes (Universal Records) è uscito finalmente come album singolo (edizione limitata su vinile 180 gr.) per il Record Store Day. Sotto la direzione dell’ingegnere del suono Rob Stevens e con la supervisione personale di Yoko Ono, questi mix viscerali ed emozionanti fotografano l’istante in cui Lennon e The Plastic Ono Band incidono i brani nella loro forma più grezza e istantanea presso gli Ascot Sound Studios a casa di John e Yoko, a Tittenhurst. Le registrazioni sono senza quegli effetti sonori (riverberi, sovraincisioni, ecc.) e quegli arrangiamenti orchestrali aggiunti in seguito da Lennon, Yoko e Phil Spector durante il mixaggio finale a New York.

Qui vengono svelati livelli inediti di profondità sonora, definizione, chiarezza per brani considerati ormai senza tempo. L’identica sequenza dell’Imagine ufficiale dà l’opportunità di ascoltare esattamente come Lennon e la Plastic Ono Band suonavano pezzi come I Don’t Wanna Be A Soldier Mama, I Don’t Wanna Die; Gimme Some Truth; How Do You Sleep e Oh Yoko!, in una versione più lunga rispetto a quella ufficiale. Alan White, all’epoca batterista della Plastic Ono Band, ricorda di un lungo tavolo di legno collocato nello studio di registrazione che i musicisti condividevano e sul quale John distribuì il testo di Imagine affinchè tutti potessero comprendere quale messaggio stava per comunicare al mondo. «Abbiamo intenzionalmente lasciato il ronzìo degli amplificatori e le altre imperfezioni che i musicisti avvertivano nella stanza», ha dichiarato Rob Stevens. «Imagine è stato inciso in quello che era, essenzialmente, uno studio casalingo di fortuna: quindi ci sono rumori estranei e richieste del tipo “silenzio in cucina, per favore!”. E c’è anche il chiacchiericcio che ha preceduto e seguito la maggior parte delle canzoni». Si sente, per fare un esempio, John che respira profondamente prima di intonare la title track. Ascoltando questo Lp, insomma, vi sembrerà di essere fisicamente presenti alle sessions con la voce di John Lennon che si esprime in modo grezzo ma reale, immediato, pieno di vita. Il settimanale Billboard descrive  infatti queste registrazioni come “semplicemente la versione più nuda e viscerale della musica. Come se l’ascoltatore fosse seduto in studio con la band”.

Le foto sono tratte dal libro Imagine John Yoko, edito in Italia da L’Ippocampo