Ad anni 80 iniziati da un nulla, John Cale percepisce il bisogno d’individuare una “terza via” al fare musica che non sia né rockclassico/sinfonica. Un nuovo percorso, cioè, capace di inglobare suggestioni e sfumature sia dell’uno, sia dell’altro elemento. Music For A New Society (1982), che ritenetevi fortunati se lo trovate nella versione rimasterizzata del 2016 con in più 3 brani inediti (Library Of Force + le outtake di Chinese Envoy e Thoughtless Kind), assolve a questo compito. Da Taking Your Life In Your Hands fino a Risé, Sam And Rimsky Korsakov, la musica da tramandare alla nuova società è un rigoroso viaggio/requiem in 10 tappe che sprigiona atmosfere spettrali, suoni riverberati, strumenti denudati da ogni velleità virtuosistica.

Il canto del gallese ex Velvet Underground è solitario, timoroso, a un passo dall’incomunicabilità. Fluttua accompagnato dalle note di un pianoforte elettrico, un sintetizzatore, una chitarra in punta di corde, percussioni plumbee. Se vogliamo, è musica da camera in forma libera psycologicamente filtrata dal rigore della musica classica e dalla lucida follia del rock. L’accademico John Cale, l’attento musicologo, abita anche qui.

John Cale

E abita nella radicale rivisitazione dello storico album, intitolata M:FANS. Dopo un Prelude disturbante e atonale coi ritagli d’una conversazione telefonica fra lui stesso, sua madre e suo padre, If You Were Still Around fa sedimentare un’elettronica sgusciante e riverberata, mentre Taking Your Life In Your Hands è un sublime contrappunto di loop e lacerazioni chitarristiche con un’ipotesi, assai fugace, di pop music; e Thoughtless Kind si impone all’ascolto come ballata urticante con agrodolce finale. Sanctus (Sanities Mix), è un metronomo rave che scandisce girotondi elettronici; Broken Bird è voce, piano e null’altro; Chinese Envoy, costruita attorno a un magistrale giro di funky, è l’esatto opposto di Changes Made: cocciutamente rockettara, con un inaspettato flash classicheggiante.

Library Of Force è invece rumore puro, dissonanza, ambient music al vetriolo, mentre la technopoppizzante, spigolosa, ripetitiva Close Watch è l’ideale preambolo all’orecchiabilità funky/gospel della reprise corale di If You Were Still Around, che raggiunge il purpureo ma epico finale di Back To The End.

All’epoca Music For A New Society suonava futuristicamente come il suo titolo. M:FANS, 34 anni dopo, è il futuro tramutato in presente.

John Cale, Music For A New Society + M:FANS (1982/2016, Double Six Records)