80 anni compiuti lo scorso 4 luglio, Fred Wesley è una star navigatissima. Come jazzista ha fatto parte dell’orchestra di Count Basie, mentre nel funk è stato la colonna delle formazioni di James Brown, di Ike & Tina Turner e di George Clinton (Funkadelic, Parliament).

Fred Wesley

Sia nel jazz, sia nel funk, ha condotto un’intensa attività di leader grazie al suo talento di produttore, compositore, arrangiatore. In carriera ha collaborato anche con Ray Charles, Lionel Hampton, Randy Crawford, Vanessa Williams, The S.O.S. Band, Cameo, Van Morrison, De La Soul.

Reggie Ward

Una volta James Brown ebbe modo di dichiarare: «Per me, la felicità è Fred Wesley che suona il suo trombone». L’abbiamo percepito eccome: complice una band superlativa – The New JBs (nella foto scattata da Angela Bartolo), 50 anni dopo avere accompagnato il Godfather of Soul con Wesley allo strumento a fiato e alla voce, Gary Winters alla tromba, Jay Rodriguez Sierra al sax e al flauto, Reggie Ward alla chitarra, Peter Madsen alle tastiere e al pianoforte, Dwayne Dolphin al basso e Bruce Cox alla batteria – che si è messa al suo servizio, lo ha coccolato e gli dato il tempo di rifiatare esaltandolo quando era il momento.

Jay Rodriguez Sierra

Fantastico il salto temporale nella black music degli anni 60 e 70, quando il rhythm & blues e il funky la facevano davvero da padroni. Ossigeno puro per il sottoscritto, che adora quel genere fatto di linee di basso incalzanti e ripetitive, riff chitarristici taglienti e sincopati, nutrite sezioni fiati e ballabilità dei brani, con ampio spazio ai pezzi strumentali e agli assoli. Testimone vivente di una musica pazzesca (l’insegnamento di James Brown è più che evidente), Fred Wesley ha fatto muovere le gambe e le chiappe a tutto il Blue Note.

Peter Madsen
© Alessandro Curadi