Tutto ha inizio a Milano, negli anni 50, sapientemente orchestrato dal genio poliedrico di Piero Fornasetti (1913-1988). È lui, designer fra i più originali e prolifici del 900 italiano, ben lungi da qualsivoglia corrente artistica, a dar vita all’Atelier Fornasetti sovvertendo con raffinatezza, umorismo, un pizzico di decadentismo, allusioni e metafore la progettualità di mobili, accessori per la casa, porcellane.

Sgabello “Serratura”, comò curvo “Palladiana”, sedia “Capitello Corinzio”, sedia “Capitello Jonico”

Se l’autostima di sicuro non gli fa difetto («Mi reputo anche l’inventore del vassoio, perché a un certo momento della nostra civiltà non si sapeva più come porgere un bicchiere, un messaggio, una poesia»), quel «sono nato in una famiglia di pessimo buon gusto e faccio del pessimo buon gusto la chiave di liberazione della fantasia», più che una semplice dichiarazione d’intenti è un vero e proprio manifesto programmatico che nel 1951 ha modo di evidenziarsi, in tandem con l’altrettanto geniale Gio Ponti, nella progettazione e nella decorazione di un trumeau non a caso denominato Architettura; e nell’anno successivo nell’invenzione di Tema e Variazioni, la sua più famosa e iconica serie di piatti nata innamorandosi del volto senza tempo del soprano Lina Cavalieri, paradigma di una bellezza classica ed enigmatica.

Porta ombrelli trompe l’oeil “Rovine”, vassoio “Tergonomico”, base lampada “Casa con Colonne”

Da 30 anni è Barnaba Fornasetti a guidare il brand con scelte coraggiose e non convenzionali che certamente suo padre Piero avrebbe apprezzato e condiviso. Come allora, resta immutato il sogno fornasettiano di trasformare le piccole e grandi cose d’uso quotidiano in “oggetti da conversazione”. Tant’è che ancora oggi, nell’Atelier Fornasetti, tutto viene eseguito rigorosamente a mano scandendo edizioni annuali limitate per fare in modo che ogni oggetto sia un vero e proprio multiplo d’arte.

E per meglio raccontare tutte queste meraviglie, occorreva un’esperienza immersiva nell’universo di Fornasetti che fosse realmente al passo coi tempi ma al tempo stesso coerente con la natura e la tradizione del marchio.

Candele profumate “L’Eclaireuse” (fragranza Mistero) e “Casa con Colonne” (fragranza Otto)

Da qui l’ambiziosa idea e la riuscitissima realizzazione racchiuse dentro fornasetti.com: ossia tutto l’Atelier nella propria valenza storica, culturale, creativa. Dai mobili ai complementi d’arredo, dalle porcellane agli accessori, troverete un migliaio di prodotti disponibili per la prima volta su un’unica piattaforma di shopping online. Dal punto di vista imaginifico (ah!, il poeta Gabriele D’Annunzio…) e iconografico avrete modo di scoprire l’Atelier Fornasetti, dove l’arte incontra il design e le decorazioni si divertono a giocare con le forme; i Mobili, dove i sogni prendono la forma d’arredo e le superfici si fanno tela sulle quali ambientare mondi paralleli; il Trumeau, capostipite del mobile secondo Fornasetti nonchè virtuoso sodalizio tra funzione ed estetica; i Complementi, che in nome della “follia praticamixano funzione e creatività arricchendo di meraviglia e ironia spazi abitativi e attimi di vita.

Centro tavola “Astronomici”, bicchieri dalla serie “Occhio e Bocca” e dalla serie “Tema e Variazioni”, posacenere “Tema e Variazioni n.15”

I Piatti Tema e Variazioni, a loro volta, declinano in una serie infinita di (appunto) variazioni e poi giochi, idee poetiche e ritratti metafisici la perfezione del volto di Lina Cavalieri; Decorazione Tavola, ovvero la mise en place che diventa gesto artistico, personale dichiarazione d’intenti; i Profumi per la Casa, con le candele profumate Fornasetti custodite in vasi di design impreziositi dai più iconici decori dell’Atelier.

Il fil rouge che lega ogni tassello di questo universo digitale – a proposito: da non perdere i “capitoli” riservati a Louis Vuitton x Fornasetti e a Theatrum Mundi, una mostra a Parma – è il costante invito a immaginare, da sempre valore fondante dell’Atelier. È attraverso l’immaginazione, infatti, che tutte queste creazioni entrano in sintonìa con chi le fa proprie, conducendolo come per magìa in una dimensione onirica.

Piatti dalla serie “Tema e Variazioni”
Photo credit: Pietro Cocco
Set designer: Elena Mora