Presentato in concorso (non senza clamore) all’ultimo Festival di Cannes, il nuovo film diretto da David Cronenberg e altrettanto legato al body horror come Shivers – Il demone sotto la pelle (1975), Rabid – Sete di sangue (1977), The Brood – La covata malefica (1979) e La mosca (1986) uscirà il 24 agosto 2022 nelle sale cinematografiche italiane.
Viggo Mortensen
Crimes Of The Future (stesso titolo, ma non remake del film girato dallo stesso Cronenberg nel 1970) è ambientato in un futuro, non poi così distante da noi, dove l’umanità sta imparando ad adattarsi all’ambiente sintetico. La composizione biologica è mutata e molti esseri umani, grazie a particolari attrezzature che li assistono in tutto – sia per mangiare, sia per dormire – si sono adeguati a una vita caratterizzata dalla cosiddetta Sindrome da Evoluzione Accelerata.
Il noto artista Saul Tenser (Viggo Mortensen, di nuovo cronenberghiano dopo A History Of Violence, La promessa dell’assassino e A Dangerous Method) riposa in un letto sospeso a mezz’aria e simile a un utero. L’OrchidBed (così viene chiamato) non solo è provvisto di un software per anticipare e regolare ogni sua esigenza corporea, ma è anche in grado di rilevare la crescita di nuovi organi che Caprice (Léa Seydoux) ex chirurga nonché compagna di Saul, è in grado di osservare direttamente in sala operatoria.
Kristen Stewart e Léa Seydoux
La coppia ha trasformato la scoperta e l’asportazione di questi organi in vere e proprie performance: spettacoli voyeuristici che registrano ogni volta il tutto esaurito, durante i quali si svolgono interventi chirurgici utilizzando una macchina simile a un sarcofago. Questi mutamenti dell’evoluzione umana attirano l’attenzione di Timlin (Kristen Stewart), investigatrice dell’Anagrafe Nazionale degli Organi, ma anche di una sospetta cellula sovversiva la cui finalità è condurre il genere umano al prossimo stadio evolutivo. Sicchè, a causa dell’aumento dei controlli sulla sua sindrome e sulla sua forma d’arte, Saul si vedrà costretto a prendere in considerazione quella che potrebbe essere la sua rappresentazione di Body Art in assoluto più scioccante.
Sconvolgente, estremo, viscerale, Crimes Of The Future non solo consente a David Cronenberg di tornare a esplorare l’evoluzione dell’uomo e del pianeta in relazione agli sviluppi tecnologici, ma si palesa come visione del tutto fuori dagli schemi: uno spiazzante film fantascientifico che racchiude in sé tutti i temi, mai prima d’ora così attuali, della filmografia del regista canadese.
Crimes Of The Future è una meditazione sull’evoluzione umana. In particolare, sui modi attraverso i quali abbiamo assunto il controllo di questo processo avendo creato degli ambienti così potenti che prima non esistevano. Crimes Of The Future è un’evoluzione delle cose che ho fatto in passato. I fans vedranno riferimenti chiave ad altre scene e momenti dei miei film precedenti.
Questo film prosegue nella mia comprensione della tecnologia connessa al corpo umano. La tecnologia è sempre un’estensione del corpo umano, anche quando sembra essere molto meccanica e non umana. Un pugno viene potenziato da una mazza o da una pietra che lanci; ma alla fine, quella mazza o quella pietra è solo un’estensione di una potenza che il corpo umano ha già.
In questo punto critico della storia umana, ci si chiede: il corpo umano potrà evolversi per risolvere i problemi che abbiamo creato? Il corpo umano può sviluppare un processo per digerire la plastica e altri materiali artificiali non solo come parte di una soluzione alla crisi climatica, ma anche per crescere, prosperare e sopravvivere?
(David Cronenberg)