Direttore d’orchestra e musicista di fama internazionale, Eduard Sporck (Peter Simonischek) riceve da Karla De Fries (Bibiana Beglau), donna manager sensibile alle iniziative filantropiche, la proposta di assemblare per un unico concerto in Alto Adige (dove si terranno negoziati per la pace fra Israele e Palestina) un’orchestra composta da giovani israeliani e palestinesi. Il che significa, per lui, raccogliere una sfida che va ben oltre il raggiungimento della perfezione artistica.

È il prologo di Crescendo #makemusicnotwar (“Miglior Film Tedesco con un Tema Ebraico” al Festival Ebraico di Berlino e “Premio del Pubblico Rheingold” al Festival del Cinema Tedesco) diretto dall’israeliano Dror Zahavi e liberamente ispirato alla vicenda della West-Eastern Divan Orchestra creata da Daniel Barenboim e Edward Said, nelle sale cinematografiche italiane dal 27 agosto 2020 distribuito da Satine Film.

Divisi da un odio insanabile, cresciuti in un clima bellicoso e aggressivo, i musicisti non riescono a fare squadra tra di loro e i 2 violinisti – l’orgogliosa palestinese Layla (Sabrina Amali) e il vanitoso israeliano Ron (Daniel Donskoy) – guidano idealmente le 2 fazioni ostili mettendo ancor più in luce il conflitto che li separa. Ma grazie alla tenacia di Sporck e al potere di aggregazione che appartiene da sempre alla musica, quella che sembra essere una mission impossible senza alcuna speranza, lascia un poco alla volta spazio all’illusione che la reciproca comprensione, l’amicizia e (forse) l’amore fra le 2 parti, possano in un futuro non troppo lontano essere possibili.

Dal vibrato di quei 2 violini che suonano all’unisono, può insomma nascere una speranza di Pace. Concerto straordinario, inno al potere della musica e alla sua capacità di creare ponti anche dove ogni comunicazione fra le parti parrebbe impossibile, Crescendo #makemusicnotwar vede Peter Simonischek (“Miglior Attore” agli European Film Awards per Vi presento Toni Erdmann) dirigere un’orchestra di giovani attori pieni di talento, fra i quali Mehdi Meskar (Pizza e datteriNon c’è più religione) idolo fra i giovanissimi per la webserie di culto Skam Italia.