Il Gatto. Il mitico batterista/percussionista/cantante dei Kiss, gruppo rock ormai in pensione per raggiunti limiti d’età. Peter Criss, al secolo George Peter John Criscuola, senza dubbio un fuoriclasse con uno stile ricco e personale, riferendosi ai dischi live disse che la batteria era l’unica cosa veramente registrata “dal vivo”, senza cioè ulteriori ritocchi o sovraincisioni rispetto agli altri strumenti.
Peter Criss
Lui è il famoso utilizzatore di terzine, la suddivisione del beat in 3 colpi o in 6 sestine, che impiega sia nei groove dei pezzi sia nei soli. Leggendario il pattern di Detroit Rock City, dove la terzina e le ghost note – cioè le note “deboli” – vengono impiegate per creare un tempo che s’incastra alla perfezione con la ritmica delle chitarre e del basso.
Paul Stanley, il cantante/chitarrista principale, di Criss dichiarò (e concordiamo con lui) che dopo una strepitosa rullata iniziale era in grado di tenere un tempo dritto e stabile fino alla fine del brano. Diciamo per onor di cronaca, ma anche per commento a una carriera artistica di 1° livello, che nel 1978 i Kiss raggiunsero il loro apice creativo, dopo una serie di dischi d’oro e di platino, con la pubblicazione dei loro 4 dischi singoli: Paul Stanley, Gene Simmons, Ace Frehley e appunto Peter Criss.
Il successo di questi album interruppe però la collaborazione artistica fra i 4 e sia Ace, sia Peter intrapresero le rispettive carriere soliste. Criss pubblicò altri 2 dischi destinati a non raggiungere mai la notorietà del 1°, anche se di discreto livello. Si vide così costretto a rientrare in formazione nel 1996 a gran richiesta dei fan che videro i Kiss a MTV Unplugged in una breve esibizione.
Onore dunque a quei pionieri del rock, come loro, che sapevano scegliere i componenti della band non solo per le abilità sullo strumento, ma anche per le doti accessorie come quella canora, compositiva e di personalità sulla scena. E onore, bisogna dire, ai fan che all’epoca erano più consapevoli e informati.