Registi non ancora affermati ma già pieni di talento, coraggiosi, precisi nella loro impostazione. È l’ispirazione che ha guidato Nuove Impronte, la storica sezione del ShorTS International Film Festival, manifestazione cinematografica triestina che approda sul web dal 4 al 12 luglio 2020. Anche in questa 21° edizione verranno scelti i migliori lungometraggi del cinema emergente, ampliando la competizione anche al panorama europeo e internazionale con anteprime mondiali e italiane. Fra opere di finzione e documentari saranno 7 i titoli in concorso (di cui 3 in anteprima), accomunati da una rilettura del mondo che passa attraverso l’osservazione del reale, a partire da una perlustrazione minuziosa che muove i propri passi su territori liminali, periferici, decentrati, luoghi marginali sia in senso geografico sia esistenziale.

Le pellicole in competizione si contenderanno il Premio miglior Film; il Premio della Critica assegnato dal Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani SNCCI; il Premio migliore Produzione consegnato dall’AGICI e il Premio ANAC alla migliore sceneggiatura. MYmovies assegnerà invece il Premio del Pubblico all’opera più votata online. Potrete visionare gratuitamente i lungometraggi di Nuove Impronte su MYmovies, partner tecnico del ShorTS International Film Festival, dopo esservi registrati sul sito ufficiale.

Aprirà il Festival, fuori concorso, Il grande passo di Antonio Padovan, storia che racconta il sogno di andare sulla Luna con protagonisti Stefano Fresi e Giuseppe Battiston (nella foto) nel ruolo di 2 fratelli da sempre distanti, l’uno a Roma l’altro nel profondo Veneto, che imparano a conoscersi.

FILM IN CONCORSO

LA VIAJANTE di Miguel Mejias (Spagna)

Road movie dai tratti esistenziali, con rimandi al cinema di Michelangelo Antonioni, verrà presentato in anteprima mondiale. Al centro della vicenda c’è Angela, che vive una routine impossibile da sfuggire fino a quando avrà modo di avventurarsi in un viaggio attraverso terre remote, dove scoprirà un interesse particolare nel filmare insetti utilizzando la telecamera di sua madre, mentre si occuperà degli impulsi, imprevisti e sconosciuti, causati dalla solitudine.

LOS FANTASMAS di Sebastián Lojo (Guatemala, Argentina)

In anteprima italiana l’opera prima di Sebastián Lojo presentata all’International Film Festival di Rotterdam e al Cartagena Film Festival. Nella pericolosa Città del Guatemala, il bello e carismatico Koki si guadagna da vivere conquistando la fiducia delle persone prima di derubarle. Di giorno è una guida turistica, ma di notte seduce gli uomini portandoli nell’albergo di Carlos dove vengono rapinati. Quando verrà rimpiazzato da un altro giovane di bell’aspetto, Koki inizierà una parabola discendente che lo porterà a riflettere sulla propria esistenza.

THE TROUBLE WITH NATURE di Illum Jacobi (Danimarca, Francia)

Presentato al Festival di Rotterdam, in anteprima italiana, segna il debutto dietro la macchina da presa del danese Illum Jacobi. Protagonista del film il filosofo Edmund Burke, autore di una delle principali opere del Romanticismo. La vicenda si svolge nel 1769, 12 anni dopo la pubblicazione del trattato Un’indagine filosofica sull’origine delle nostre idee di Sublime e Bello che decretò la fama del filosofo irlandese. In coincidenza con la ristampa del libro, Burke decide di recarsi sulle Alpi francesi per riscrivere l’opera apportando nuove conoscenze.

TONY DRIVER di Ascanio Petrini (Italia, Messico)

Esordio alla regia del barese Ascanio Petrini, è stato presentato in concorso alla 35° Settimana Internazionale della Critica a Venezia. Cuore del film l’incredibile storia di Pasquale Donatone, nato a Bari nel 1963 ed emigrato nel 1972 con la famiglia negli Stati Uniti, da cui venne espulso 40 anni più tardi per trasporto illegale di migranti attraverso il confine con il Messico, per poi finire a vivere in una grotta di Polignano a Mare. L’epopea straordinaria di un antieroe destinato a perdere, ma anche a provarci.

FAITH di Valentina Pedicini (Italia)

Acclamato documentario della regista Valentina Pedicini, che in un sontuoso bianco e nero racconta la comunità di monaci cristiani che vivono isolati fra le colline marchigiane. Questi Monaci Guerrieri, ribattezzati “Guerrieri della luce”, da 20 anni si preparano a una guerra più “alta”, fra preghiere notturne e allenamenti massacranti, credendo in una sola fede: combattere il male nel nome del Padre.

TUTTO L’ORO CHE C’È di Andrea Caccia (Italia)

Andrea Caccia (Vedozero, La vita al tempo della morte) ci conduce nei boschi e sulle rive del fiume Ticino, fra Lombardia e Piemonte, dove 5 uomini d’età diverse esplorano il territorio, ognuno a modo proprio. Il risultato è un film d’osservazione, realizzato attraverso un racconto dalla morfologia incerta che come un fiume cambia continuamente, mostrando la complessità del reale mediante la scomposizione delle parti.

EFFETTO DOMINO di Alessandro Rossetto (Italia)

Presentato alla Mostra del Cinema di Venezia 2019 nella sezione Sconfini e liberamente ispirato all’omonimo romanzo di Romolo Bugaro, il film del padovano Alessandro Rossetto (Piccola Patria) narra l’ambizioso piano di trasformare, in una cittadina termale nel Nordest italiano, alberghi abbandonati in residenze di lusso per anziani. Progetto, però, che si ritorce contro i suoi stessi protagonisti, mentre vicende locali finiscono per riverberarsi fino al lontano Oriente. Senza saperlo, i personaggi si addentano come cani ciechi: ognuno è sbranato mentre sta per sbranare, in un incessante bellum omnium contra omnes.