«Una vera opera di design deve far muovere le persone, trasmettere emozioni, riportare alla mente ricordi, sorprendere, andare controcorrente»

Le parole pronunciate da Alberto Alessi, nipote di quel lungimirante Giovanni Alessi che nel 1921 fondò la cosiddetta Fabbrica dei Sogni, sono il miglior biglietto da visita dell’azienda di Omegna, in Piemonte. E allora, ecco i 5 oggetti di design (a nostro giudizio) più iconici by Alessi, naturalmente.

JUICY SALIF

Spremiagrumi in fusione di alluminio (14 cm. di diametro e 29 cm. di altezza), non solo ha fatto la rivoluzione del design ma è straordinariamente funzionale. A schizzarlo nel 1988 sopra una tovaglietta di carta, in una pizzeria sull’Isola di Capraia, è il parigino Philippe Starck: mentre ordina un piatto di calamari, il suo pensiero corre ad Alberto Alessi che gli ha commissionato un nuovo vassoio. Ma quando si accorge che alla pietanza manca l’ingrediente più importante, cioè il limone, ecco che nella sua testa appare Juicy Salif. Lo spremiagrumi che assomiglia a un ragno, fa bella mostra di sé al MoMA di New York: eppure c’è ancora chi sostiene che sia un esempio di forma, più che di sostanza. D’altronde non è lo stesso Starck ad aver dichiarato che più che spremere Juicy Salif è un oggetto da conversazione? € 75

PINO

In resina termoplastica, alto 13 cm. e largo altrettanto, l’imbuto chiamato Pino è stato realizzato da Stefano Giovannoni (architetto e designer spezzino, nei primi anni 80 fondatore con Guido Venturini del marchio King-Kong) in collaborazione con la bolognese Miriam Mirri, creatrice per Alessi di svariati oggetti fra cui l’assaggiapasta Vabene, l’orologio da polso Mariposa, la ciotola per cani Lupita, il portaformaggi Iglù. Pino ha l’inconfondibile volto di Pinocchio e un naso talmente bugiardo da essere lungo 16.50 cm. Appendetelo in cucina: farete la gioia di cuoche e cuochi di casa. € 24

SWEETHEART

Senza alcun dubbio robusto (è in fusione di alluminio) e pratico, è lo schiaccianoci che s’ispira alla storia di Sweetheart, il coccodrillo australiano di 5 metri catturato nel 1979 dopo aver seminato il terrore fra le imbarcazioni da pesca. Questo, di coccodrillo, è tutt’altro che aggressivo: alto 3.40 cm., lungo 20.50 cm. e largo 4.50 cm., con un look che si rifà all’epoca tardo Vittoriana, nasce dalla creatività di Jim Hannon-Tan, designer spagnolo cresciuto in Australia; e grazie alla struttura seghettata della parte anteriore, è il must per rompere con estrema facilità i gusci di frutta secca. € 52

DIABOLIX

Apribottiglie in resina termoplastica, lungo 18 cm. e largo 5.50 cm., Diabolix nasce nei primi anni 90 all’interno del progetto F.F.F (Family Follows Fiction) di Alessi allo scopo di rendere il più possibile “affettivi” gli oggetti di design, a partire dall’idea di progettarli a stretto contatto col mondo dei bambini e delle culture primitive. Realizzato dal pugliese Biagio Cisotti, laureato in Architettura a Firenze, Diabolix (come ben ricorda il nome) ha le fattezze di un piccolo diavoletto/fantasmino, ed è l’ideale per aprire stilosamente le bottiglie col tappo a corona. € 15.50

PARROT

Realizzato in alluminio pressofuso e PC decorato a mano dal designer e architetto milanese Alessandro Mendini (1931-2019, direttore delle prestigiose riviste Casabella, Modo e Domus) Parrot Proust, il cavatappi alto 13 cm., lungo 3 cm., largo 2.50 cm., è l’edizione più anticonformista e Pop del classico Parrot e s’ispira cromaticamente alla versione “puntinista” dell’iconica poltrona Proust mendiniana. Talmente pratico e maneggevole da poterlo tenere in tasca, riesce addirittura a soddisfare le aspettative degli esperti di vino più esigenti. Prosit! € 49