«Il Monte Bianco è un luogo iconico ed emblematico. Un ambiente che muta in modo veloce, ma al contempo fragile, di cui abbiamo il dovere di prenderci cura. La sua magnificenza ci ricorda di quanto sia grande la natura rispetto all’uomo».
A parlare è il franco-svizzero Guillaume Legros, in arte Saype (contrazione di Say Peace) che la rivista Forbes ha inserito fra gli under 30 più influenti al mondo nell’ambito dell’arte e della cultura. Protagonista di un movimento la cui “mission ” è mettere in contatto la Land Art e la Street Art, dipinge sull’erba affreschi visibili esclusivamente dall’alto utilizzando pitture naturali e biodegradabili composte da gesso, carbone e caseina.
L’ultimo, ai piedi del Monte Bianco, s’intitola Une Grande Dame ed è un’œuvre éphémère di circa 2.500 metri quadrati realizzata sui pascoli pietrosi di Pavillon, a 2.300 metri d’altitudine, che raffigura una nonna sorpresa a contemplare insieme alla nipotina la bellezza e la purezza della montagna. Ciò che viene formulato da Saype è un messaggio intergenerazionale, un passaggio di testimone nell’auspicio che il futuro sia migliore.
Une Grande Dame rimarrà “in situ ” per 3 settimane – ossia fino a quando la vegetazione non crescerà – e potrete ammirarla dalla cabina della funivia Skyway che da Courmayeur, in Valle d’Aosta, vi condurrà in 15 minuti fino a 3.466 metri di quota dopo avervi garantito una vista impareggiabile sul Monte Bianco e sulle vette circostanti come il Cervino, il Monte Rosa, il Gran Paradiso e il Grand Combin.
L’immenso disegno verrà inglobato dalla montagna restando in eterno nel suo cuore di pietra, ma anche nel cuore di chi avrà avuto la fortunata “chance ” di poterlo vedere. Ogni cosa, d’altronde, se vissuta per breve tempo lascia un solco nella memoria di chi la vive.
© Saype