Si intitola Una vita da scienziata – I volti del progetto #100esperte, l’evento voluto e realizzato a Milano dalla Fondazione Bracco che fino al 30 giugno correrà lungo i corridoi del CDI, Centro Diagnostico Italiano di via Saint Bon 20. Prestigiosa rassegna fotografica, si avvale della collaborazione di 100 donne contro gli stereotipi, il progetto dell’Osservatorio di Pavia e dell’Associazione Gi.U.Li.A. (Giornaliste Unite Libere Autonome) nato nel 2016 con la banca dati online 100esperte che include più di 100 nomi – e relativi curricula – di esperte di STEM (Science, Technology, Engineering and Mathematics), che nel 2018 è stato integrato da oltre 50 nomi d’eccellenze femminili dell’economia e della finanza, alle quali si aggiungeranno esperte in politica internazionale.

C’è un sostanziale problema, sollevato da ricerche e analisi sulla presenza femminile nell’informazione: le donne vengono raramente interpellate dai media in qualità di esperte, essendo l’informazione univocamente maschile. Pertanto, questo gruppo di donne illuminate auspica un mondo migliore in cui la narrazione possa finalmente affidarsi, in pari misura, a donne e a uomini. Sicchè Una vita da scienziata vuole creare i presupposti per un mondo nuovo, diverso, possibile, dove il merito e la preparazione sono le uniche discriminanti. E lo fa non solo affiancando la narrazione visiva a quella del sito, ma avvicinando il grande pubblico ai volti femminili della ricerca e interpretando le scienze anche come divertimento. La scelta del CDI come location espositiva «si è basata sulle crescenti evidenze scientifiche del ruolo delle arti visive negli ospedali e nei poliambulatori per un maggior benessere dei pazienti» spiega Diana Bracco, Presidente della Fondazione Bracco, «poiché agisce positivamente sul morale e sul controllo dell’ansia. Ormai è una prassi piuttosto diffusa, che ci fa dire con certezza quanto siamo stati pionieri nel connubio fra arte e luoghi di cura».

Il fotografo francese Gerald Bruneau, già collaboratore di Andy Warhol, ha ritratto per questa mostra 100 scienziate (biologhe, chimiche, farmacologhe, ingegnere, astrofisiche, matematiche, chirurghe, paleontologhe, informatiche) sui loro luoghi di lavoro: «Anche la mia è stata una ricerca, un viaggio, una finestra aperta sugli universi della vita: dall’immensità del cosmo, alla complessità di una cellula; dai misteri della scienza, a quello che per me, ogni volta, è il vero mistero: la persona che incontro. Ho trovato grandi donne che hanno avuto la forza e la capacità di affermarsi e conquistare spazi di rispetto e responsabilità in un mondo che purtroppo è ancora difficile, androcentrico, diffidente, discriminante». Non mi resta allora che invitarvi ad ammirare queste 100 donne straordinarie che non si sono mai fermate davanti alle difficoltà e hanno fatto della ricerca e della scienza il proprio valore aggiunto, sfidando preconcetti e pregiudizi. Perché l’aria che si respira, in questa sequenza di foto decisamente da non perdere, è da “girl power”.

Foto: Barbara Caputo – fisica, docente di Ingegneria Informatica presso l’Università La Sapienza di Roma e ricercatrice all’IIT (Istituto Italiano di Tecnologia)
Mirella Mastretti – informatica, docente di Matematica e calcolatori e membro di CdA
Caterina La Porta – biologa, docente di Patologia Generale, Group Leader del gruppo di ricerca OncoLab
Paola Bonfante – professoressa emerita all’Università degli Studi di Torino
Maria Grazia Speranza – matematica, docente di Ricerca Operativa e prorettrice vicaria dell’Università degli Studi di Brescia
© Gerald Bruneau, © Fondazione Bracco