Sulla scia che ha visto in questi ultimi anni la ripubblicazione di molti album dei Beatles in formato “deluxe ” con l’aggiunta di nuovi mix e demo, non potevano mancare le 2 antologie conosciute come The ‘Red’ And ‘Blue’ Albums. L’occasione è nata anche dalla pubblicazione del singolo inedito Now And Then (di cui parleremo più avanti) incluso nella nuova versione del ‘Blue’ Album.

Dal punto di vista sonoro è stata utilizzata la tecnologia audio MAL di Peter Jackson (già nel documentario The Beatles: Get Back) rendendo possibile separare 2 suoni riprodotti contemporaneamente su 1 singola traccia. Ciò consente un ascolto stereo piacevole ed equilibrato, più percettibile nel 1° disco del ‘Red’ Album. Il produttore Giles Martin non ha sfruttato troppo questa tecnologia “mono-stereo ” e i mixstereo ” di Love Me Do e She Loves You, 2 canzoni i cui nastri master sono andati perduti da tempo, sono realizzati con grande efficacia ottenendo una separazione stereofonica che funziona perfettamente.

The Beatles: John Lennon, Ringo Starr, Paul McCartney, George Harrison

Il ‘Red’ Album (The Beatles 1962-1966) è il più interessante, poiché include 30 brani (su 38) che sono dei nuovi remix. In precedenza, la maggior parte delle canzoni era in uno stereo di scarsa qualità. Qui gli strumenti e le voci sono stati separati e riassemblati ad ampio spettro. Per la prima volta si riesce davvero a sentire le singole voci di John Lennon, Paul McCartney e George Harrison mentre cantano le armonie in queste prime registrazioni. La chitarra solista di George e le parti ritmiche di John, suonano come mai prima d’ora. Il basso di Paul e la batteria di Ringo Starr, hanno una nuova pienezza. Tutto sembra più reale.

Il suono delle prime registrazioni dei Fab Four era più scadente in quanto, in studio, non avevano il numero di tracce necessarie e strumenti e voci venivano assemblati in modo innaturale. In parte, ciò era dovuto alla registrazione “mono ” utilizzata nella prima parte della carriera del gruppo. Questi remix sono una rivelazione su quanto siano davvero belle quelle canzoni e quelle voci. Le voci soliste di John e Paul suonano alla grande e ascoltare la voce e la chitarra di George in Roll Over Beethoven rivela perché quella canzone è stata aggiunta (non era presente nella prima edizione dell’album).

Il ‘Blue’ Album (The Beatles 1967-1970) contiene perlopiù brani già disponibili nella loro forma remixata nelle versioni del 50° anniversario. Solo 6 di questi sono stati recentemente remixati, inclusi i pezzi dell’album Magical Mystery Tour. Sono state inoltre aggiunte 9 canzoni che non erano presenti nella prima versione. Ognuno di questi album, oltre alla versione in doppio Cd, è disponibile in vinile su 3 Lp. I primi 2 contengono esattamente le stesse canzoni delle versioni originali del 1973 e il 3° disco include le composizioni aggiunte per l’edizione del 2023. Sono 12 tracce per il ‘Red’ Album e 9 per il ‘Blue’ Album. Per la gioia dei collezionisti, sono stati pubblicati separatamente in edizione limitata anche in vinile rosso e blu, nonché in un unico box. Delle 21 canzoni aggiunte… 11 hanno John Lennon come autore principale (o sono state cantate da lui), 5 sono di Paul McCartney e 5 di George Harrison (o cantate da lui).

Annotazione importante: la presenza nel ‘Blue’ Album del brano inedito Now And Then, incompiuto, che Lennon registrò su cassetta ma che in seguito decise di non utilizzare. Fu probabilmente composto nel 1977, nel periodo di pausa discografica in cui John si dedicò alla crescita del figlio Sean. Nel 1994, alla vigilia del progetto Anthology, questa demotape insieme a quelle di Free As A Bird, Real Love e Grow Old With Me venne consegnata da Yoko Ono a Paul McCartney. L’idea era di inserire in ciascuno dei 3 volumi dell’Anthology 1 brano inedito, a partire dalle demo lasciate da Lennon sulle quali sarebbero state sovraincise nuove parti realizzate dai 3 Beatles superstiti.

Uno dei problemi principali riguardava la necessità di separare il più possibile la voce di Lennon dallo strumento con il quale si accompagnava, avendo poi cura di metterla a tempo con la nuova base; e a complicare il lavoro in studio fu soprattutto la scarsa qualità delle registrazioni casalinghe, bisognose di una pulitura audio in grado di ridurre al massimo non solo il rumore di fondo ma anche (soprattutto su Now And Then) il ronzìo causato dall’impianto elettrico della casa di John e Yoko. Grow Old With Me fu esclusa per prima, in quanto non aderente allo spirito del progetto (venne poi registrata nel 2019 “ex novo ” da Ringo per il suo album What’s My Name); Free As A Bird e Real Love vennero inserite nel 1° e nel 2° volume della serie Anthology; di Now And Then, previsto come brano d’apertura della terza raccolta, si persero poi le tracce.

Dopo aver contribuito con la chitarra, George Harrison dichiarò di non essere soddisfatto della qualità audio della voce di Lennon e il brano venne così abbandonato, ma nei decenni successivi Paul McCartney ha spesso parlato della possibilità di completare il lavoro. Ed è qui che è entrata in gioco l’intelligenza artificiale. Utilizzando (come già accennato) la medesima tecnologia impiegata da Peter Jackson per realizzare il documentario The Beatles: Get Back, l’intelligenza artificiale ha aiutato a separare la voce di Lennon, il suo pianoforte e i suoni di sottofondo che dovevano essere rimossi.

Paul McCartney, nel 2022, durante le rifiniture del singolo Now And Then

Alla fine Now And Then (che nel 45 giri è volutamente abbinata a Love Me Do) beneficia sicuramente dei progressi tecnologici che ne hanno consentito finalmente la pubblicazione (decenni dopo che Lennon scrisse e registrò la demo negli anni 70). Certo non è un classico dei Beatles che avrà la meglio su I Want To Hold Your Hand, Let It Be o Hey Jude: i testi sono sottosviluppati (era una demo per un motivo) e la melodia non è affatto ambiziosa come la musica che i Fab Four stavano producendo nei loro ultimi anni. Ma davvero a chi importa, quando quelle armonie sono suonate dai Beatles?

Da sottolineare che in UK il ‘Blue’ Album ha raggiunto il 2° posto e il ‘Red’ Album il 3°: esattamente la stessa classifica del 1973. Now And Then, dal canto suo, ha raggiunto il 1° posto nella classifica dei singoli.