Ora che è finalmente uscito Surrender (Mondadori, 696 pagine, € 27) avrete un motivo in più per programmare un viaggio a Dublino, nei luoghi di 1 fra i suoi cittadini più famosi di sempre: Paul David Hewson, classe 1960, in arte Bono. Il quale, commentando il suo libro autobiografico, ha dichiarato:

«Surrender (arrendersi, n.d.r.) è una parola carica di significato: per uno come me, cresciuto con i pugni alzati (musicalmente parlando) nell’Irlanda degli anni 70, non era un concetto naturale. Non sono riuscito a metterlo a fuoco finchè non ho raccolto i miei pensieri per il libro. E sono ancora alle prese con l’imperativo che più in assoluto mi ha richiesto umiltà: negli U2, nel mio matrimonio, nella mia fede religiosa, nella mia vita da attivista».

Seguire le sue tracce (e quelle della sua band) per scoprire la capitale d’Irlanda, può rivelarsi insolito e fuori dalle rotte più battute. Non solo se amate gli U2 alla follia.

Bono, 2022
© John Hewson

LA CASA NATALE

Ottimi punti di partenza per iniziare un tour che potremmo intitolare Bono & U2 Inspired sono Glasnevin, il quartiere dell’infanzia del cantante nella zona più a nord della città, ma anzitutto Cedarwood Road. Dopo aver fatto una passeggiata fra le case di questa strada alla ricerca del N° 10 dove Bono è cresciuto, vale la pena raggiungere i National Botanic Gardens, con arboreto e serre d’epoca, fra cui l’ottocentesca Great Palm House.

 LA SCUOLA

Non lontano da “casa Bono“, altro luogo chiave è la scuola Mount Temple Comprehensive, nel quartiere nord di Clontarf, dove un Larry Mullen 14enne attaccò al muro un annuncio in cui cercava musicisti per formare una band. La ricerca diede i suoi frutti e la prima jam session ebbe luogo nella cucina del futuro batterista, al 60 di Rosemount Avenue. Ulteriore indirizzo da cercare nel quartiere è il 15 di Marino Crescent, casa natale di un altro illustre dubliner: Bram Stoker (1847-1912), l’autore del romanzo Dracula (1897).

 ST. STEPHEN’S GREEN & DINTORNI

Proseguite in direzione centro, St. Stephen’s Green e South Anne Street 22, dove nel 1978 gli U2 si esibirono al McGonagle’s, considerato un tempio della musica underground. Altra famosa location della zona per i concerti di fine anni 70, l’ex Dandelion Market dove oggi spiccano il St. Stephen’s Market e una targa commemorativa degli eventi. Tappa obbligata Merrion Square Park, con la statua di Oscar Wilde (1854-1900) sulla cui base Bono scrisse una citazione letteraria dello scrittore: “Ogni uomo mente, ma dategli una maschera e sarà sincero “.

 CLARENCE HOTEL, PROJECT ARTS CENTRE, HA’PENNY BRIDGE

Nel quartiere di Temple Bar, obbligatorio un blitz al Clarence Hotel ospitato in un palazzo storico sulla riva del fiume Liffey e in passato acquistato da Bono e The Edge. Albergo che deve inoltre la sua fama ai video live di Beautiful Day e di Elevation, girati sul tetto il 27 settembre 2000. Poco distante da qui, il Project Arts Centre dove nel 1978 Paul McGuinness andò a vedere una band chiamata U2, di cui fu il manager fino al 2013. Per raggiungere da Temple Bar un altro piccolo luogo di culto, vi conviene attraversare il Liffey su uno dei simboli dublinesi, l’Ha’Penny Bridge, dove nei primi anni 80 gli U2 si misero in posa per le loro primissime foto.

HARD ROCK CAFE & BONAVOX

Se siete appassionati di memorabilia, prima di attraversare il ponte c’è l’Hard Rock Cafe che raccoglie non pochi cimeli: un’automobile Trabant epoca Zoo TV Tour, gli occhiali da sole indossati da Bono nel video di Beautiful Day e il testo scritto a mano di Please. Altro indirizzo da segnare in agenda: il Little Museum of Dublin che raccoglie una piccola, ben fornita collezione di oggetti dedicati alla band. Attraversato l’Ha’Penny Bridge, al 9 di North Earl Street ecco il negozio di audioprotesi Bonavox, da cui il frontman degli U2 ha preso il nome.

3ARENA, TOM CLARK BRIDGE, WINDMILL LANE RECORDING STUDIOS

Nella zona dei docks, c’è lo spazio per concerti 3Arena (ex Point Depot) dove nel 1989 gli U2 tennero una serie di leggendari concerti. Sorge proprio in prossimità dell’ultimo ponte sul Liffey, il basculante Tom Clark Bridge che si apre sulla baia e fu la location di October, il 2° album in studio della band, per lo scatto della copertina e i video, in particolare Gloria. La zona del porto merita un’esplorazione, anche per luoghi come l’EPIC Museum interattivo dedicato alla diaspora irlandese. Il punto di arrivo del tour dedicato agli U2, proprio in questa bellissima zona, coincide con una visita ai Windmill Lane Recording Studios dove incisero diversi gioielli della loro discografia.

DALKEY E LA BAIA DI DUBLINO

Un ottimo spunto è anche l’U2 Walkin Trail e appena fuori Dublino il piccolo borgo marinaro di Dalkey, dove Bono possiede una delle sue dimore più amate. Non è consigliato avvicinarsi per ovvii motivi di privacy, ma una birra o un piatto in perfetto Irish style nello storico Finnegan’s Pub (dove lui ogni tanto fa una tappa) valgono il viaggio in treno di circa mezz’ora.