Smettere di fumare equivale a decidere di scalare un’impervia montagna: è impegnativo, a tratti impossibile, con ostacoli dietro ogni angolo e tantissimi alibi pronti a farci rinunciare:
«Non smetto di fumare sennò ingrasso»
«Quando bevo il caffè devo accendere una sigaretta, altrimenti divento nervoso»
«Un tiro dopo i pasti, cosa vuoi che sia!»
Se la spinta iniziale per intraprendere questo cammino è necessariamente dettata dalla nostra volontà, ci sono accorgimenti che possiamo seguire per rendere il percorso meno ripido, mitigare le difficoltà e, infine, arrivare in vetta per goderci la nostra rinascita. È con l’alimentazione che possiamo aiutare noi stessi a smettere di fumare. Nel libro Smetti di fumare con gusto, Sperling & Kupfer, 256 pagine, € 18.90, il medico pneumologo Roberto Boffi, la biologa nutrizionista Anna Villarini e la giornalista freelance Lorella Beretta ci raccontano come il cibo può rivelarsi un sostegno per:
– Combattere la voglia di accendere “l’ultima sigaretta”
– Non ingrassare
– Contrastare l’insonnia, l’ansia, la stitichezza, la fame
– Aiutare l’organismo a guarire dai danni da fumo
Cesare Battisti, lo chef del ristorante Ratanà di Milano
Suddiviso per stagioni, Smetti di fumare con gusto è un “ricettario” di consigli scientifici e pratici per ogni periodo dell’anno; di storie e di ricette gastronomiche elaborate da Cesare Battisti, chef del Ratanà di Milano, per aiutare i fumatori a spegnere per sempre l’ultima sigaretta.
Completano il libro gli interventi di Girolamo Sirchia, ex Ministro della Salute al quale dobbiamo la legge che ha vietato il fumo nei luoghi pubblici; Giovanni Apolone, medico oncologo nonché direttore scientifico dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano; Roberta Villa, medico e divulgatrice scientifica; Serena Giacomin, meteorologa e climatologa; Antonella Clerici, che chiude il libro con la sua “lettera a un fumatore”.