Alla seconda regia dopo Ride del 2018, Valerio Mastrandrea dirige e interpreta la bellissima storia d’amore bizzarra, moderna e piena di vita di Nonostante, girata fra i corridoi di un ospedale.

Lui è ricoverato da qualche tempo in un reparto riservato alle persone il cui risveglio è dubbio. Si trova lì poiché un bambino, precipitando dal 2° piano di casa, gli è piombato addosso. Insieme a lui ci sono altri degenti, tutti con poche speranze. Ognuno di essi vive una specie di vita parallela, sospesa rispetto all’esistenza reale, ma non per questo meno vera. Ciascuno attende qualcosa, che sia il risveglio oppure la morte, continuando a condurre una vita fatta di passeggiate ospedaliere e incontri con nuovi pazienti. Le giornate trascorrono quiete in quell’angolo di mondo popolato da mezzi fantasmi/mezzi uomini, senza alcuna preoccupazione che non sia quella di resistere alla “bufera ” che soffia impietosa ogni volta che uno di loro viene chiamato a miglior vita.

Valerio Mastandrea

Lui, in tutto ciò, si trova a proprio agio ed è soddisfatto della sua routine che scorre libera da impegni o aspettative. Qualcosa però cambia quando arriva in reparto lei (Dolores Fonzi), vittima di un incidente stradale, che viene sistemata nella stanza occupata da lui. La donna non si rassegna alla condizione di mezzo fantasma; anzi, vi si ribella ed è assai scontrosa nei riguardi dei nuovi “conoscenti ”.

La calma e il distacco di lui, all’improvviso spariscono: dapprima per aver perso la propria stanza, poi per essersi imbattuto nel sacro furore di lei. Questi mutamenti nel suo status fantasmatico lo portano a ripensare alla propria esistenza in quel mondo parallelo e alle reali possibilità che ha davanti.

Dolores Fonzi

Affiancati da un bel cast che vede Laura Morante (Veterana), Lino Musella (Curiosone), Barbara Ronchi (Moglie Curiosone), Justin Alexander  Korovkin (Giovane Nonostante), Giorgio Montanini (Volontario) e Luca Lionello (Nonostante Sfascio), Mastrandrea e Fonzi si innamorano e ciò li spinge a rivedere i loro approcci verso quel mondo senza responsabilità e senza futuro. In caso di risveglio, infatti, si dimentica totalmente il vissuto di quando si era addormentati; se si muore… inutile dirlo. La rabbia di lei, che avrebbe voluto svegliarsi subito perché quella parallela non è vita reale, si scontra con la paura di perdere per sempre quell’amore così puro e totalizzante. Lui, invece, inizia a provare desideri e sogni di cui non ricordava nemmeno più l’esistenza.

La storia d’amore di Nonostante è di quelle che cambiano per sempre la vita. Narrata da Mastandrea con fine sarcasmo e una punta di fatalismo, è ambientata in un universo fittizio dove la condizione dei personaggi, tutti senza nome, è una metafora dei momenti della vita in cui ci si finge morti come ultima forma di difesa. Il film è ironico, dolce e romantico, nonostante la morte sia la protagonista nascosta, sia girato in ospedale e si nutra dei racconti di quelle vite spezzate. «I Nonostante sono questi», spiega l’attore romano. «Un avverbio che si fa sostantivo, un popolo di persone che solo quando incontra l’amore prova a opporsi alla sofferenza».