Fondata da Diego e da Francesco Moser, il mitico campione di ciclismo, la Cantina Moser lavora la terra da 3 generazioni coltivando i suoi vigneti e vinificando le proprie uve in armonia con il territorio d’origine, il Trentino. In un piccolo borgo che risale al ‘300, nascono i vini bianchi e il Trentodoc Spumante.
«Nel corso degli anni 80», raccontano in azienda, «abbiamo esteso grazie all’impegno di Francesco le proprietà oltre i confini geografici della Valle di Cembra. E con l’acquisizione dell’antica dimora vescovile di Maso Warth, abbiamo progettato l’insediamento di una nuova e moderna cantina per la vinificazione e l’accoglienza dei visitatori».
Valle di Cembra e Colline di Trento
Ciò che rende i vini Moser così speciali è l’attenzione che la famiglia dedica ai propri campi, ai terreni e all’ambiente: principali risorse grazie alle quali viene realizzato il miglior vino trentino DOC. I vigneti sono coltivati a regime di agricoltura biologica nel pieno rispetto del territorio, di chi lo vive e di chi lo lavora. Al comando c’è la terza generazione della famiglia: Carlo, il figlio di Francesco che si occupa della gestione economica e commerciale; e Matteo, il figlio di Diego, enologo e visionario della Cantina nata nel 1979, che oggi è un’azienda agricola moderna e innovativa.
Al Ristorante Particolare Milano abbiamo avuto “A cena con il produttore” Carlo e Ignazio, insieme alla bellissima Cecilia che il vino non lo produce ma lo sa degustare assai bene. «La nostra famiglia produce Metodo Classico dal 1984», ci hanno spiegato, «utilizzando le migliori uve Chardonnay e Pinot Nero che provengono da 2 fra le zone più vocate del Trentino: la collina di Trento e la Valle di Cembra».
Non possiamo parlare di questo territorio senza iniziare con una bollicina… da record. 51,151 è infatti il Metodo Classico prodotto per la prima volta nel 1984. Il nome celebra il Record dell’Ora conseguito da Francesco Moser proprio in quell’anno a Città del Messico. Affinate in acciaio e in piccola parte in legno, le migliori uve Chardonnay della zona del Maso Warth e della Valle di Cembra fermentano 30 mesi sui lieviti per garantire una bollicina fine e di piacevolissima beva che sposa l’eleganza dello Chardonnay, la freschezza delle montagne e una bellissima sapidità data da questo terroir davvero unico.
Trentodoc Nature 2016 sembra invece uno Chardonnay, ma stavolta la vinificazione è in acciaio, la freschezza è estrema e la non dosatura evidenzia ancora di più il connubio d’acidità, sapidità e struttura. 60 mesi sui lieviti donano un bouquet più ampio, intenso, ma sempre molto elegante; al palato, la bollicina è fine come una carezza. Per avere più di 5 anni, questa sua essenzialità (che rispecchia nel migliore dei modi il territorio) potrebbe dare l’impressione che manchi un po’ in persistenza, ma non è così: qualche mese lontano dalla sboccatura e questa bollicina scala le montagne…
Così, a sorpresa, ho voluto sorprendere Carlo e Ignazio con un’introvabile bottiglia di Nature 2013 che avevo tenuto gelosamente da parte. Annata diversa, certo, ma come si mantiene giovane questa bollicina! L’evoluzione dei profumi e del palato è sorprendente; aumenta la cremosità, ma ciò che stupisce ancora di più è la lunga persistenza supportata da una sapidità e da una freschezza che seducono. Questo è un vino da acquistare, bere e nascondere!
Abbiamo quindi degustato l’Extra Brut Rosè da uve Pinot Nero. Con quel colore tenue e quei riflessi salmone, verrebbe voglia di usarlo anche come accessorio… ma è meglio berlo. Carlo ce ne parla sempre con lo stesso entusiasmo e noi lo assecondiamo con piacere: «Nel bicchiere il vino risulta rosa tenue con riflessi buccia di cipolla. Al naso, iniziali note varietali di piccoli frutti rossi lasciano il posto a sentori più affumicati. Al gusto, le fini bollicine rendono effervescente e di facile beva una struttura importante, tipica delle uve Pinot Nero».
Moser, naturalmente, non significa solo bollicine. Da provare i bianchi, anzitutto un Riesling Renano che vi sorprenderà e poi Chardonnay, Gewurztraminer, Müller Thurgau e Moscato Giallo, per finire in bellezza con i rossi più rappresentativi del territorio: Lagrein e Teroldego.
(Luca Beretta è il maître-sommelier del Particolare Milano)
Cantina Moser
Maso Warth
via Castel di Gardolo 5, Trento
tel. 0461990786