Provate a pensare al pittore Giorgio Morandi (1890-1964), chiuso a chiave nel suo studio di Bologna mentre infuriava la Seconda Guerra Mondiale. Oppure a Marisa Merz (1926-2019), l’esponente dell’Arte Povera che dalla sua casa di Torino ci spronava a guardare il mondo stando a occhi chiusi, che per lei erano “straordinariamente aperti”.
Anche noi con le nostre vite, identità ed esperienze siamo in questi momenti obbligati a restare a casa: e allora, spontaneamente, fra le mura domestiche, ci siamo scoperti addosso il desiderio d’intraprendere nuovi viaggi, tracciare mappe con la fantasia, cogliere inediti punti di fuga. Di riappropriarci, durante queste settimane così dure e difficili, di quel “me stesso” per troppo tempo oppresso dagli egoismi e dalle nevrosi.
Ad aiutarci, da qui in avanti, è la Fondazione Nicola Trussardi con il suo progetto online intitolato Viaggi da camera – ispirato al romanzo settecentesco Viaggio intorno alla mia camera, scritto da Xavier De Maistre durante un soggiorno obbligato di 42 giorni in una stanza torinese – che raccoglie e pubblica ogni giorno sul sito web e i canali social immagini, video e testi scelti da artisti invitati a raccontare il proprio spazio domestico e privato.
In ordine alfabetico, fra i molti nomi che hanno già aderito: Marco Belfiore, Carlo Benvenuto, Simone Berti, Maurizio Cattelan, Andrea Contin, Genuardi/Ruta, Massimo Grimaldi, Emilio Isgrò, Luisa Lambri, Marcello Maloberti, Domenico Antonio Mancini, MASBEDO, Marzia Migliora, Giuseppe Penone, Diego Perrone, Gabriele Picco, Paola Pivi, Farid Rahimi, Marinella Senatore, Elisa Sighicelli, Federico Tosi, Patrick Tuttofuoco, Grazia Varisco, Nanda Vigo, Luca Vitone.
La Fondazione Nicola Trussardi nasce a Milano nel 1996 con lo scopo di diffondere la cultura contemporanea nei contesti e nelle modalità più svariate. Fra i progetti, ricordiamo l’installazione di Michael Elmgreen & Ingar Dragset di una Fiat Uno bianca che traina una roulotte, entrambe sprofondate al centro dell’Ottagono della Galleria Vittorio Emanuele, a Milano (2003); la controversa e dibattuta scultura Untitled, formata da 3 manichini a dimensione reale appesi all’albero più antico di Milano in piazza XXIV Maggio (2004); l’Alighiero e Boetti Day di 12 ore non-stop all’Auditorium Rai di Torino (2011); il monumento di Stonehenge trasformato in un gioco gonfiabile per bambini di 35 metri di diametro posizionato nel Parco CityLife di Milano (2018); i 2 caselli daziari di Porta Venezia, sempre nel capoluogo lombardo, convertiti in un’imponente installazione concepita dall’artista ghanese Ibrahim Mahama (2019).
Foto: Everything Is Going to Be Alright (Work # 560), 2006, Palazzo dell’Arengario, Milano
Carlo Benvenuto, Senza titolo, 2002, Courtesy Galleria Mazzoli, Modena, Berlino
Maurizio Cattelan