Progettato dall’architetto razionalista Italo Gamberini e ampliato nel 2016 da Maurice Nio, il Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato oltre a essere una “città nella città” con i suoi 3.000 mq. di sale espositive, l’archivio, i 60.000 volumi della biblioteca specializzata CID/Arti Visive e l’auditorium-cinema, è la prima istituzione italiana creata da zero con lo scopo di presentare e documentare arti visive e performative, cinema, musica, architettura, design, moda, letteratura.
Nell’attesa di poter riprendere la normale programmazione, quando questo periodo extra-ordinario verrà finalmente archiviato, il Centro Pecci mette in onda il palinsesto Centro Pecci Extra potenziando quella WebTv che dal 2016 lo ha fatto conoscere fuori dall’ambito regionale. Sicchè ogni giorno vengono pubblicati focus sulle mostre in corso, video d’artista, materiali d’archivio, film, musica e contributi di scrittori, artisti, critici. Ogni contenuto, dopo la trasmissione, può essere liberamente consultato nell’archivio di Centro Pecci WebTv.
Extra può già contare fra i suoi assi nella manica sull’anteprima di Centro Pecci 30×2. 30 anni x 2 minuti, film a cura di Maria Teresa Soldani dedicato alla storia del museo e realizzato con materiali d’archivio. Da Mario Merz a Barbara Kruger; da Anish Kapoor a Merce Cunnigham; da Wim Mertens a Germano Celant; da Vito Acconci a Federico Fellini, fino a Ettore Sottsass, ecco un caleidoscopio di volti, immagini e parole in un dialogo serrato fra le arti contemporanee.
Si va poi in onda con The Missing Planet. Visioni e revisioni dei tempi sovietici, approfondimento sulla mostra dedicata all’arte post-sovietica; con i Calexico, band di Tucson (Arizona) protagonista di un memorabile concerto al Centro Pecci nell’estate 2018; con il documentario In questo mondo, diretto da Anna Kauber, che narra la vita delle donne pastore in Italia; con uno speciale dedicato a Jannis Kounellis (1936-2017), esponente di punta dell’Arte Povera, girato nel 2001 durante l’allestimento della sua personale.
Infine, Centro Pecci Extra vuole dare fisicamente un segnale di resistenza e di solidarietà issando ogni settimana all’esterno del museo una bandiera d’artista: dopo quella di Marinella Senatore intitolata Shine e i vessilli In Dark Times We Must Dream With Open Eyes di Nico Vascellari e − · − (Kilo) di Marzia Migliora, sono pronte ad avvicendarsi le bandiere di Eva Marisaldi, Flavio Favelli e altri artisti.
In poche parole, come da azzeccato slogan: Restate a casa, restate con noi!
Foto: Marzia Migliora, − · − (Kilo), 2020, bandiera in tessuto nautico, Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci, courtesy dell’artista e Galleria Lia Rumma, Milano/Napoli
The Missing Planet. Visioni e revisioni dei “tempi sovietici” dalle collezioni del Centro Pecci e altre raccolte, 2019, photo: Ela Bialkowska, OKNOstudio