Con 2 restyling effettuati dall’architetto giapponese Tadao Ando, nel 2006 e nel 2009 l’arte contemporanea entra a Venezia “occupando” strategicamente Palazzo Grassi e Punta della Dogana. È in questi 2 musei che una parte della sterminata collezione di quadri, sculture e installazioni dell’imprenditore francese François-Henri Pinault si svela al pubblico alternando mostre monografiche e collettive.

Ed è in questo periodo di clausura forzata che Palazzo Grassi e Punta della Dogana estendono alle community digital il progetto intitolato Laboratorio per tutti, ampliando proprio quel senso di comunità che si è consolidato negli anni. In attesa che possano riaprire le mostre in cartellone – Henri-Cartier Bresson. Le Gran Jeu; Untitled, 2020 con oltre 60 artisti e Youssef Nabil. Once Upon A Time – potete approfittare del nuovo ciclo di attività multidisciplinari, sui canali digital e social, con ospiti d’eccezione quali l’illustratrice Olimpia Zagnoli, il team di studio saòr, la scrittrice Ryoko Sekiguchi e il designer Giulio Iacchetti.

Con cadenze temporali differenti a seconda del progetto, siete invitati a partecipare a una serie di workshop, fruibili sugli account Instagram e Facebook nonché su palazzograssi.it con gli hashtag #palazzograssiatyours e #openlab, che stimolano inediti punti di vista sulle abitudini quotidiane puntando su colore, movimento e abbinamenti del tutto inaspettati, poiché tutto può diventare materiale d’arte.

Nel frattempo prosegue il racconto inedito di Palazzo Grassi Teens, condiviso sui canali social e realizzato dai partecipanti al programma ideato da Palazzo Grassi per gli adolescenti, riscritto con il loro linguaggio rimandando all’enciclopedia degli artisti e delle opere della Pinault Collection.

Foto: Palazzo Grassi, Venezia
Punta della Dogana, Venezia
Un’illustrazione di Olimpia Zagnoli tratta da “Timidi piccoli e fragili percorsi espositivi domestici”
Dalla collettiva Untitled, 2020: Llyn Foulkes, Deliverance, 2007, Pinault Collection, © Llyn Foulkes