Dopo essersi conosciuti a un corso di scultura alla St. Martin’s School of Art di Londra, Gilbert Proesch (San Martino, Bolzano, 1943) e George Passmore (Plymouth, Devonshire, 1942) danno inizio nel 1969 al loro sodalizio (non solo) artistico: in piedi, sopra un tavolo, danzano e cantano sulle note di Underneath The Arches, vaudeville by Flanagan and Allen, 1932. La chiamano The Singing Sculpture, la scultura che canta. Con quella performance, orgogliosamente anonimi come 2 impiegati del catasto, Gilbert & George entrano di diritto nel gotha dell’arte contemporanea.

Gilbert and George, Londra, 2015, © Tom Oldham

E se in tutta la loro verace affabilità si mettono a posare senza muovere un ciglio dinnanzi all’obbiettivo fotografico, nella realtà concettuale sono 2 jene fameliche, 2 dandy che sognano un “mondo di bellezza” e di “deliziosi disastri”. Un mondo spesso e volentieri sbirciato dalla loro abitazione in Fournier Street, nell’East End londinese più sordido e proletario; e “indossato” con un sorriso di sfida stampato in faccia, in un celebre scatto fotografico: George the Cunt and Gilbert the Shit, George il coglione e Gilbert la merda. Ossia, da qui in poi, arte che trasgredisce, che risulta indigesta ma persuasiva, nel suo romantico sadismo.

Ridley Road, 2013, © 2020 Gilbert & George, courtesy Galerie Thaddaeus Ropac, London, Paris, Salzburg

Dopo aver tenuto mostre nei musei più prestigiosi – Centre Pompidou di Parigi, Art Museum di Shanghai, Tate Gallery di Londra, MoMA di New York, Castello di Rivoli di Torino… – la coppia più provocatoria del contemporaneo ha accettato in via del tutto speciale di esporre a Locarno, in Svizzera, 5 imponenti/dirompenti gruppi di lavori realizzati fra il 2008 e il 2016, selezionati con estrema cura per ogni spazio del Museo Casa Rusca: immagini intense, cromaticamente incendiarie, dominate da una caleidoscopica simmetrìa speculare che trasforma ogni sala in un grande, violento affresco capace di coinvolgere/ipnotizzare i visitatori. Ha dichiarato George: «Ci piace pensare che, insieme allo spettatore, siamo tutti complici di come abbiamo fatto diventare il mondo. Volevamo che ogni quadro ‘si decidesse da solo’,  nello stesso modo in cui una giornata si decide da sola». Ha invece puntualizzato Gilbert: «Ci sono tantissimi livelli in questi quadri, che non si riuscirebbero a raggiungere in un solo dipinto».

Ghost Post, 2016, © 2020 Gilbert & George, courtesy Galerie Thaddaeus Ropac, London, Paris, Salzburg

È cosa buona e giusta, allora, che The Locarno Exhibition abbia inizio dalle Utopian Pictures (2014) che dettano proclami e insinuazioni mentre gli incoronati Gilbert & George fissano dritto negli occhi gli spettatori, insieme ai loro corpi semi oscurati dalla calligrafia con le iniziali di Re Giorgio VI. Le invadenti, claustrofobiche Jack Freak Pictures datate 2008 vedono invece la bandiera britannica (Union Jack) ridursi a pattern decorativo dentro un mondo denso di figure specchiate e simboli enigmatici, mentre nelle Scapegoating (ossia capro espiatorio) Pictures del 2013 Gilbert & George si materializzano in una successione di forme mascherate, come avolersi far esplodere in 1.000 pezzi.

Beard The Lion, 2016, © 2020 Gilbert & George, courtesy The Artist and White Cube

Si prosegue con le London Pictures che riportano “strilli” giornalistici all’insegna della violenza, della passione, dello squallore, dell’avidità. Sopra ogni pannello, scritte come ACCUSED, PERVERT, HATE, KILL sono accompagnate dal volto della Regina Elisabetta II tratto da una moneta. Infine le Beard Pictures del 2016, con i volti e i corpi rosso vivo dei 2 artisti, circondati da recinzioni di filo spinato, che indossano barbe esagerate sfoderando occhiate imperscrutabili. È qui che l’enfasi visionaria della strana, inconfondibile coppia derapa in un mondo squilibrato, inquietante, paranoico, dove nella messinscena grottesca le sole certezze sono l’alienazione e l’artificialità. E così sia, nel nome – e con la laica benedizione – di G&G.

Gilbert & George
The Locarno Exhibition
Fino al 6 gennaio 2021, Museo Casa Rusca, piazza Sant’Antonio 1, Locarno
tel. 0041-91-7563185
Catalogo a cura di Gilbert & George, CHF 40

Union Dance, 2008, © 2020 Gilbert & George, courtesy Arndt Collection