Nonostante le tracce del suo lavoro siano sparse ovunque (e non solo in Italia), è a Milano che la Gae è diventata leggenda. Ed è logico che sia proprio il capoluogo lombardo a dedicarle un grande omaggio alla Triennale: una mostra che distribuisce in ben 13 sale le più diverse testimonianze di una straordinaria carriera. Il tutto minuziosamente curato da Giovanni Agosti con Nina Artioli e Nina Bassoli.

Gaetana Emilia Annamaria Aulenti nasce in una famiglia d’origine meridionale il 4 dicembre 1927 a Palazzolo dello Stella (Friuli) e cresce a Biella dove studia in un Istituto Tecnico Commerciale. Dopo la maturità s’iscrive al Politecnico di Milano ed entra (insieme al primo marito Franco Buzzi Ceriani) nel circolo degli allievi privilegiati dell’architetto Ernesto Nathan Rogers e nella redazione della rivista Casabella. Non sarà altrettanto facile, per una giovane architetta, il passaggio dalla teoria al cantiere. Ma nessun ostacolo è insormontabile per la talentuosa, determinata Gae.

Gae Aulenti (1927-2012) si apre con la ricostruzione della Corsa al mare, realizzata proprio per la Triennale 1964, con le donne di Pablo Picasso che corrono fra pareti di specchi che le moltiplicano all’infinito. Da questo grande spazio si procede in un percorso labirintico fra oggetti industriali, capolavori di design (vedi l’iconica lampada Pipistrello), manifesti, grafici, lucidi, schizzi e fotografie che raccontano la progettazione di palazzi, ville o interni.

Fino ad arrivare alla riqualificazione di piazzale Cadorna (1997-2000), all’allestimento della mostra di Christo alla Rotonda della Besana (1973), alle scenografie per le storiche regie di Luca Ronconi (la Walkiria di Richard Wagner, l’Elektra di Richard Strauss, le Baccanti di Euripide). Vanno inoltre sottolineati i suoi lavori museali all’estero: Quai d’Orsay di Parigi e poi Barcellona, San Francisco, Tokyo.

Installation view
© Alessandro Saletta
DSL Studio

Non sono mai esistiti confini per l’instancabile, avventurosa, curiosa Gae: né geografici, né creativi. Il linguaggio dell’architettura (purché sia “un mestiere utile”) può penetrare ovunque, utilizzare 1.000 modi per mettere in relazione gli spazi con le persone. Ed è con questa concezione che Gae Aulenti è diventata una personalità così influente in un mondo tuttora dominato dagli uomini.

Gae Aulenti (1927-2012)
Fino al 12 gennaio 2025, Triennale di Milano, viale Emilio Alemagna 6, Milano
tel. 0272434244