Ha una curiosa storia italiana il brand alimentare Frentana by Zara Cereali. Attraverso i suoi prodotti, narra infatti il carattere di una stirpe italica: i Frentani. Antico popolo di lingua osca indoeuropea appartenente alla famiglia osco-umbra – si era insediato nella costiera Adriatica centrale, tra le foci dei fiumi Sangro e Fortone, nel basso Molise e in Abruzzo – era formato da pastori, agricoltori e commercianti tenaci nel salvaguardare la propria terra dai tiranni di Roma, da Pirro, dai Galli e da Annibale.

Contando sulla selezione delle migliori materie prime, Frentana porta dunque in tavola l’antica arte della tradizione agricola sana e sostenibile dell’azienda molisana Zara Cereali, che garantisce dal 1988 genuinità al 100% italiana in un territorio vocato all’agricoltura nel comune di Mafalda. La filiera ha un percorso ben preciso: l’acquisto dei semi d’alta qualità certificata; la semina sulla terra pura e incontaminata del Molise, con la cura costante e il controllo di una crescita che sia sempre vigorosa e ottimale; lo stoccaggio del raccolto nei silos, in attesa della lavorazione e della trasformazione di legumi e farine per la pasta.

Nell’assoluto rispetto per l’ambiente, sottolineato dall’amore incondizionato per la propria terra, Frentana propone una ricca gamma di legumi e cereali: le cicerchie, il farro dicocco perlato, il cece rugoso, le diverse varianti di lenticchie con mix di farro oppure rosse e verdi, i fagioli borlotti e cannellini, le farine di piselli, di ceci e di lenticchie. In cotanta meraviglia di Madre Natura trionfano 4 linee di pasta secca lavorata con maestrìa artigianale, trafilatura al bronzo, lenta essiccazione. La trafilatura al bronzo richiede una lunga lavorazione ma il risultato finale è una pasta porosa e ruvida che meglio trattiene i condimenti. Una volta uscita dalla trafila e prima di essere confezionata, la pasta va essiccata riducendone la percentuale d’acqua.

La scelta della pasta si distingue dalle diverse tipologie di farine, specificate dal colore dell’etichetta sulla confezione. L’etichetta bianca propone 15 diversi formati: dai più comuni alle casarecce, alle eliche giganti, alla pasta mista, ai gigli, ai sedani e ai tubetti rigati, realizzati con la tradizionale semola di grano duro denominata Senatore Cappelli, dal politico abruzzese Raffaele Cappelli, promotore nei primi anni del 900 di quella riforma agraria che ha portato la distinzione fra grani duri e grani teneri.

L’etichetta rossa, invece, comprende i rigatoni, le linguine e gli spaghetti prodotti con farina integrale di grano duro Senatore Cappelli, mentre l’etichetta verde le penne rigate, i paccheri lisci, i calamari, gli gnocchetti e le mafaldine realizzati con semola di grano duro decorticato e molito a pietra. Durante questo procedimento, buona parte della crusca e con essa la carica batterica contenuta negli strati cruscali, vengono rimosse con un’azione abrasiva superficiale effettuata fra 2 pietre da macina.

L’etichetta gialla, infine, contraddistingue l’utilizzo della farina integrale di farro dicocco decorticato e molito a pietra, adoperata solo per i formati gnocchetti e fettuccine. Con prelibatezze così, insomma, non si può che cucinare pietanze gourmet!