Si vedono spesso, a Roma, deputati & senatori pranzare-cenare-tramare nei ristoranti favoriti del centro storico. In via di Ripetta c’è Il Marchese Osteria-Mercato-Liquori, ispirato al film Il Marchese del Grillo diretto nel 1981 da Mario Monicelli e interpretato dal mitico Alberto Sordi. Salito alla ribalta mediatica durante il G20 capitolino grazie alle first lady franco-americane Brigitte Macron & Jill Biden, sfoggia l’atmosfera ricercata di quei salotti borghesi dove Onofrio del Grillo amava tanto trascorrere il proprio tempo. Nel menù spiccano piatti tipici, rivisitati con qualche tocco d’innovazione. Da non perdere la Carbonara del Marchese e la sua Scarpetta, ovvero l’iconica rosetta romana. A supportare i cuochi, una pastaia che aggiunge valore qualitativo ai primi piatti.
Il Marchese
A piazza in Campo Marzio, PaStation vi introduce con maestrìa alla pasta di grano duro, fresca tirata a mano, all’uovo e con farine integrali. Qui potete creare la vostra pasta preferita e accompagnarla con un bicchiere di vino delle rinomate Cantine Antinori.
PaStation
Poco più in là, in via dell’Orso a 2 passi da piazza Navona c’è il Ristorante Laganà a conduzione familiare. Nella bella stagione, i tavoli all’esterno vi daranno l’opportunità di cenare sotto le impareggiabili stelle di Roma. Il menù unisce la cucina di pesce (grazie alle origini calabresi del titolare) e piatti tipici della tradizione locale, con proposte a seconda della spesa giornaliera. Fra le specialità: gricia con carciofi e millefoglie di calamari con carciofi.
Ristorante Laganà
Vicino al Pantheon e di fronte all’omonima chiesa in stile Rococò, un palazzo cinquecentesco ospita Clemente alla Maddalena con i suoi cannolini croccanti di ricotta di pecora romana e mortadella con ragù di melanzane, i maccheroni tirati a mano di acqua e farina all’amatriciana con formaggio gran riserva di Amatrice, i medaglioni di baccalà e patate con crema di ceci. Il tutto innaffiato dalle note fruttate dei suoi vini di pregio.
Clemente alla Maddalena
Nella via delle Coppelle che prende il nome dai venditori di quei piccoli recipienti di legno che contenevano l’acqua acetosa o quella del Tevere, Maxelâ vi invita a degustare la sua specialità: la carne di Fassona, che eccelle per la particolarità gustativa e nutrizionale. Poi c’è di tutto e di più: dallo stecco di caciocavallo fritto, agli spaghettoni ajo, ojo e peperoncino, oltre a focacce, taglieri di salumi e formaggi misti.
Maxelâ
Uscendo dalla bagarre del politichese a tutti i costi, nel cuore del quartiere Flaminio scopriamo il Ristorante Lola al Villa Flaminia. Qui non mancano certo le pietanze tipiche: dai tonnarelli cacio e pepe, alle salsicce e cicoria, fino al classico carciofo alla romana.
Ristorante Lola al Villa Flaminia
Per finire, in piazza del Popolo non sono soltanto i politici a magnare, ma pure i cantanti e i discografici. Succede sempre Dal Bolognese, avventura familiare (i Tomaselli) che si tramanda da 3 generazioni attraverso quelle eccellenze emiliane che per una volta scalzano la cucina laziale: dal culatello di Zibello, al prosciutto di Parma; dalle tagliatelle al ragù di carne, fino ai tortellini in brodo e al prelibatissimo carrello dei bolliti. Insomma, è proprio vero che a Roma è tutto un magna magna…
Dal Bolognese