Se c’è una cosa che giuro non farò mai più nella vita è andare al Musée du Louvre di Parigi, dirigermi verso la sala dov’è esposta la Gioconda di Leonardo da Vinci, entrarci mettendocela tutta per farmi spazio (non dico a gomitate ma quasi) in quel plotone d’esecuzione armato di smartphone che fotografa non stop Monna Lisa, trovarmici davanti per miracolo e rendermi conto che quel dipinto a olio su tavola che ritrae Lisa di Antonmaria Gherardini, nobildonna fiorentina, è di un’insulsaggine che grida vendetta.
Decisamente meglio, credetemi, puntare su Pavia destinazione Looking for Monna Lisa, l’esposizione quadripartita che svela, recita il sottotitolo, Misteri e ironie attorno alla più celebre icona pop. Una mostra a macchia d’olio. E immersiva: vedi il prologo affidato alla multimedialità in cui (appunto) immergersi all’interno della chiesa sconsacrata di Santa Maria Gualtieri chiedendosi “Monna Lisa who?”. A domanda rispondono lo Studio Karmachina e lo Studio Dune ipotizzando con suoni, visioni e narrazioni che la donna ritratta sia Isabella D’Aragona, incontrata da Leonardo nel pluriennale soggiorno pavese (1490-1513). A proposito di ciò il Castello Visconteo mette in scena La visione di Leonardo a Pavia, il coinvolgente progetto sviluppato da Way Experience, affidandosi a tecnologie della realtà aumentata e virtuale.
Sempre nell’aristocratica magione – e allo Spazio Arti Contemporanee del Broletto – ecco che la Gioconda si fa in 39 (più attraenti di quella originale, questo è poco ma sicuro) fra pitture e sculture che dialogano col Concettuale, la Pop, il Fluxus, la Poesia Visiva, la Neopittura e altro ancora affidandosi all’estro di 39 artisti. In ordine alfabetico: Marcello Aitiani, Paolo Albani, Anna Banana, Vittore Baroni, Stefano Benedetti, Julien Blaine, Stefano Bressani, Carlo Cantini, Myriam Cappelletti, Ugo Carrega, Cinzio Cavallarin, Gianni Cella, Riccardo Cocchi, Fabio De Poli, Giovanni Fontana, Franco Fossi, Claudio Francia, Raimondo Galeano, Marco Gerbi, Jiri Kolar, Sean Mackaoui, Roberto Malquori, Lucia Marcucci, Jean Margat, Miradario (Massimo Biagi), Gian Marco Montesano, Luciano Ori, Orlan, Vania Paolieri, Luigi Petracchi, Vettor Pisani, Lorenzo Puglisi, Giovanni Raffaelli, Sarenco, Karel Trinkewitz, Ben Vautier, Giuseppe Veneziano, Virgilio Rospigliosi, Elisa Zadi.
E qui, di certo, non mancano sorprese e colpi a effetto. Se ad esempio Virgilio Rospigliosi azzera (come non dargli “enigmaticamente” ragione…) il volto della Monna Lisa preferendogli il paesaggio che ha alle spalle e Karel Trinkewitz ragiona sulla duchampiana Joconde coi baffi (quella intitolata L.H.O.O.Q., ossia Elle a chaud au cul) ma ciò che ci svela è l’iconica ruota di bicicletta cara al ready made man, Gianni Cella (pur di migliorarne le fattezze) la tramuta in una Batwoman. Se invece Vettor Pisani ne traduce l’enigmatico sorriso a fior di labbra in un qualcosa di (cerebralmente) freudiano, la Bijoconde effigiata da Jean Margat gioca sulla riproducibilità seriale tipica del souvenir, Ben Vautier la imprigiona stigmatizzandola come inachevé (incompiuta), Lucia Marcucci ne riscatta il ruolo di donna feconda e altramente religiosa, Julien Blaine la contrappone all’altra icona-delle-icone: la Marilyn di Andy Warhol.
Infine la Giant Sculpture di 5 metri d’altezza e 4 di diametro, in gesso e resina, realizzata da Eleonora Francioni e Antonio Mastromarino, che fa di tutto pur di farsi notare in Piazza del Municipio. Epilogo leonardesco che più logico di così non si può, è un imponente, spettacolare ritratto senile del genio rinascimentale. Per una volta, beneamata Gioconda, fatti più in là…
Looking for Monna Lisa
Misteri e ironie attorno alla più celebre icona pop
Fino al 29 marzo 2020, Chiesa di Santa Maria Gualtieri, Spazio Arti Contemporanee del Broletto, Castello Visconteo e Piazza del Municipio, Pavia
tel. 3316422303
Catalogo Silvana Editoriale, € 30
http://www.vivipavia.it/site/home/eventi/looking-for-monna-lisa.html
Foto: Riccardo Cocchi, Nello spazio, 2019
Ben Vautier, Inachevé, 1998,
Collezione Carlo Palli, Prato
Vettor Pisani, Il ventre della Gioconda, 2007, Collezione Cardelli e Fontana, Sarzana
Jean Margat, Bijoconde, 1963-1983, Archivio Leonardismi, Vinci
Gianni Cella, Bat Lisa, 2019, proprietà dell’artista
Julien Blaine, The Next Icon Will Be A Word I IO, 1997
Lucia Marcucci, Lisa, 1997
Karel Trinkewitz, Hommage a M. Duchamp, 1987
Collezione Carlo Palli, Prato
Virgilio Rospigliosi, Frammento del paesaggio retrostante, 2018-2019