Il 4 agosto 2022 ricorrono i 60 anni dalla morte dibattuta, controversa, perfino “kennediana” di Norma Jeane Mortenson Baker, in arte Marilyn Monroe. A lei è dedicato il volume La bellezza di Marilyn, che raccoglie una selezione di riflessioni e memorie vergate da illustri firme sulla diva losangelena mattatrice di memorabili film come Niagara, Gli uomini preferiscono le bionde e Come sposare un milionario (1953); La magnifica preda (1954); Quando la moglie è in vacanza (1955); Fermata d’autobus (1956); A qualcuno piace caldo (1959); Facciamo l’amore (1960) e Gli spostati (1961).
“Centinaia di altre continuano a spiegarcela a ogni anniversario, a interpretare la sua morte, a cercare di definire il suo fascino o a denigrare le sue qualità di attrice, la sua statura di donna”, scrive con una punta di provocazione il saggista Goffredo Fofi in apertura del libro. “Che vasta antologia si potrebbe compilare scegliendo il meglio e il peggio di questa prosa!”.
L’epilogo, invece, è affidato al racconto-ricordo del romanziere Truman Capote (1924-1984) che l’aveva conosciuta nel 1948 sul set di Giungla d’asfalto: quando lei, 22enne, era cinematograficamente agli inizi; e lui, 24enne, al 1° romanzo intitolato Altre voci, altre stanze.
Fra l’uno e l’altro intervento, ha modo di delinearsi un ritratto vivaddìo non stereotipato di quella “bellissima bambina” (la definizione è dello stesso Capote), prorompente figura iconica e al tempo stesso donna di una vulnerabile, disarmante fragilità. Sicchè spetta allo scrittore e regista Pier Paolo Pasolini (1922-1975) farne il soggetto di un commovente tributo nella parte finale del documentario La rabbia (1963), mentre al poeta nicaraguense Ernesto Cardenal (1925-2020) di rivolgere una preghiera alla ragazza che “sognò di essere una stella del cinema” e al critico letterario Piergiorgio Bellocchio (1931-2022) di riflettere sul suo suicidio nello scritto In morte di Marilyn Monroe pubblicato nell’ottobre del 1962 sulla rivista Quaderni piacentini.
Ad accompagnare ogni testo, per finire davvero in bellezza, un’accurata scelta di immagini scattate dai grandi fotografi dell’agenzia Magnum Photos.
“Il candore della sua spregiudicatezza e la spudorata esibizione del suo bisogno di tenerezza, d’amore, attraevano e respingevano, colpivano. Eravamo tutti, più o meno, innamorati di lei” (Piergiorgio Bellocchio)
La bellezza di Marilyn, ContrastoBooks, collana Lampi, 104 pagine, € 19.90