È il 6 aprile la giornata dedicata alla carbonara, pietanza fra le più famose della cucina italiana nel mondo. La sua ricetta esprime origini laziali (con una verosimile contaminazione americana) e agli inizi prevede bacon, crema di latte, formaggio e polvere di rosso d’uovo. Il successo, immediato, si “nazionalizza” nel 1960 grazie alla sua pubblicazione nel ricettario di Luigi Carnacina intitolato La grande cucina, con il guanciale di maiale a sostituire la pancetta.
La panna, in quantità considerevoli, è protagonista della carbonara fino agli anni 80. Ma intanto prendono forma molteplici varianti con l’aggiunta di ingredienti come vino, aglio, cipolla, prezzemolo, peperone, pepe, peperoncino. Dagli anni 90, tutta questa eccedenza scompare a poco a poco privilegiando l’essenzialità dei pochi elementi che oggi contraddistinguono la sua perfetta esecuzione: uovo, pecorino, guanciale, pepe.
Se gli abbinamenti ideali per quanto riguarda la tipologia di pasta sono gli spaghetti o le linguine, con un piatto così ricco di sapori la scelta del vino cade su 1 bianco di buona freschezza come lo Chardonnay Veneto IGT Giò by PONTE1948. Color giallo paglierino con leggeri riflessi dorati, il suo bouquet elegante e delicato presenta note di ananas e frutto della passione, accompagnate da fini sentori mielati. Al palato, spicca il carattere armonico e complesso, ben bilanciato dalla giusta mineralità.