A Venezia, nel sestiere di Santa Croce, sulla facciata di Palazzo San Pantalon prende vita nella notte fra l’8 e il 9 maggio 2019 la vivida immagine di The Migrant Child, una delle 2 opere – l’altra è la Madonna con la pistola in piazza Gerolomini, a Napoli – rivendicate da Banksy sul suolo italico. È la circostanziata denuncia dello street artist britannico senza identità sul tema delle migrazioni: 1 bambino con il giubbotto di salvataggio e i piedi immersi nell’acqua lagunare, che invoca l’SOS impugnando con la mano destra una torcia di posizione che diffonde un fumogeno color fucsia.

Sempre con il favore delle tenebre, fra mercoledì 23 e giovedì 24 luglio 2025, The Migrant Child viene rimosso dalla facciata di Palazzo San Pantalon allo scopo di ultimarne il salvataggio per continuare a diffondere il messaggio d’inclusione e di speranza auspicato da Banksy. La richiesta di salvaguardare il murale, promossa dal Ministero della Cultura e accolta da Banca Ifis per volontà del Presidente Ernesto Fürstenberg Fassio, è la panacea dopo 6 anni d’incuria che ha causato il deperimento pari al 30% di una porzione del graffito.

La messa in sicurezza, affidata al restauratore Federico Borgogni, ha avuto inizio lo scorso martedì 3 giugno con la depolveratura seguita dai consolidamenti in superficie, in profondità e dalla pulitura: operazioni imprescindibili per procedere al ristabilimento dell’adesione fra il supporto murario e l’intonaco. Si è quindi provveduto al distacco della porzione di muro, sulla facciata dov’è dipinta l’opera: procedimento innovativo per quanto riguarda il restauro a parete in Italia.

La tecnica pittorica utilizzata dall’artista di Bristol e la storicità della parete dell’edificio, hanno reso infatti inutilizzabili le tecniche classiche di restauro per gli affreschi e per la Street Art. E adesso che The Migrant Child è custodito in laboratorio, verranno rimosse le aree murarie compromesse per poi riposizionarlo su 1 nuovo supporto alveolare che lo possa conservare a lungo, stuccare le lacune e integrare con la pittura a sottotono nel rispetto della materia originale.

Potremo così (ri)ammirare non solo il capolavoro di Banksy nell’ambito delle progettualità gratuite organizzate da Ifis art in accordo con le autorità preposte alla tutela del patrimonio artistico veneziano, ma godere della bellezza ritrovata da Palazzo San Pantalon dopo il restauro curato dallo studio Zaha Hadid Architects e la riconversione dell’immobile a spazio dedicato alle mostre di giovani artisti, italiani e internazionali, da allestire in sinergia con la Biennale Arte di Venezia.