È l’8 agosto 1969 quando la band più famosa al mondo esce dagli EMI Recording Studios di Londra per attraversare in fila indiana le strisce del passaggio pedonale di Abbey Road. Con il fotografo Iain Macmillan in equilibrio su una scala a pioli e un policeman impegnato a fermare il traffico, The Beatles attraversano la strada avanti e indietro per 3 volte guidati da John Lennon seguito da Ringo Starr, Paul McCartney e George Harrison. Di questa session vengono scattate solo 6 fotografie: la quinta diventa la copertina del penultimo album beatlesiano in studio, Abbey Road, dal nome della strada dove si trovano (ancora oggi) gli studi d’incisione. Pubblicato il 26 settembre 1969, non è l’ultimo loro disco in termini cronologici (lo sarà Let It Be nel 1970) ma l’ultimo in cui John, Paul, George e Ringo registrano insieme come gruppo.

50 anni dopo, Abbey Road viene proposto per la prima volta in una versione totalmente remixata dal produttore Giles Martin e dall’ingegnere del suono Sam Okell in alta risoluzione, surround 5.1 Dolby con l’aggiunta di 23 sessions, gran parte delle quali inedite. Tutti i brani provengono dai nastri originali a 8 tracce. “La magia arriva dalle mani che suonano gli strumenti, dalla fusione delle voci, dalla bellezza degli arrangiamenti”, annota Giles Martin nell’introduzione che accompagna la nuova edizione del disco. “La nostra ricerca è stata semplicemente quella di garantire che tutto risultasse fresco e attuale, entusiasmando l’ascoltatore come nel giorno in cui l’album venne registrato“.

C’è la Super Deluxe Edition, box formato Lp con 40 brani in 3 Cd, 1 Blu-ray disc audio e 1 libro di 100 pagine con prefazione di Paul McCartney, intro di Giles Martin, vari scritti di autori e storici beatlesiani che descrivono i mesi che precedettero le sessioni dell’album, una guida brano per brano e un saggio del giornalista musicale David Hepworth che prende in esame l’impatto che il disco ha avuto in questo ½ secolo. Foto rare e inedite (molte delle quali scattate da Linda McCartney), immagini mai pubblicate di testi redatti a mano, fogli di registrazione e riproduzioni degli annunci pubblicitari originali arricchiscono il book. La Vinyl Deluxe Edition propone invece 40 brani in 3 Lp inseriti in una custodia che replica fedelmente quella originale con un inserto di 4 pagine, mentre la versione Deluxe CD raccoglie in 2 compact disc l’album originale rimixato e le demo dei 17 brani nell’ordine di tracklist. Infine, la versione su 1 Lp e l’edizione limitata in picture disc.

Inutile sottolineare che l’appeal è tutto nelle 23 sessions delle edizioni Deluxe proposte in ordine cronologico di registrazione a partire da I Want You (She’s So Heavy), versione che combina una take della session originale incisa il 29 febbraio 1969 nei Trident Studios londinesi con la parte finale del mix a 8 tracce realizzato poi negli studi EMI, che svela per la prima volta l’eccitante assolo d’organo sovrainciso di Billy Preston. Nello stesso periodo, McCartney incide una demotape casalinga di Goodbye (brano all’epoca portato al successo da Mary Hopkin sotto contratto Apple) e Harrison una demo solista di Something, che trovate entrambe per la prima volta. Seppure pubblicato sulla Anthology 3 in versione chitarra e voce, il nuovo mix harrisoniano spicca nella versione inedita per voce, chitarra e pianoforte.

I Beatles si riuniscono di nuovo agli EMI Recording Studios e agli Olympic Sound Studios per le sessioni che vanno da metà aprile ai primi di maggio. Il 14 aprile, Lennon & McCartney registrano il singolo The Ballad Of John And Yoko nello Studio Tre EMI; 2 giorni dopo viene incisa la B side del singolo, Old Brown Shoe. Questi brani, così come altri 3 dello stesso periodo – Oh! Darling, Octopus’s Garden e You Never Give Me Your Money – li potete ascoltare in versioni del tutto inedite. Il resto delle sessioni si svolge invece fra luglio e agosto sotto la guida di George Martin. 2, 3, 4 luglio: McCartney, Harrison e Starr registrano Golden Slumbers/Carry That Weight come medley (Lennon era ricoverato in ospedale in Scozia dopo un incidente d’auto). In questa edizione c’è una sequenza di take 1-3 della session del 1° giorno, oltre alla take 9 dalla session di Here Comes The Sun incisa il 7 luglio, giorno del compleanno di Ringo. Fra le altre take session interessanti vi segnalo Come Together e buona parte del lungo medley sul lato 2 dell’album. Durante queste sessioni McCartney registra una demo di Come And Get It (poi inciso dai Badfinger) la cui versione mix stereo è contenuta nella Deluxe Edition.

Concluse le sessioni a fine agosto, George Martin scrive gli arrangiamenti per alcuni brani; e le registrazioni originali sovraincise delle sue partiture per Something e Golden Slumbers/Carry That Weight sono presenti in questa nuova edizione. Il 20 agosto i Beatles si ritrovano per l’ultima volta negli studi EMI per le sessioni finali e per definire la sequenza dei brani: Come Together ad aprire il lato 1 e il medley sul lato 2; The Long One, versione mix di prova differente del medley, fa parte delle “chicche” da non perdere.

Picco storico di creatività e perfezione in ambito pop, Abbey Road è uno dei bestseller dei Beatles ma anche il loro addio agrodolce. L’ultima volta in cui tutti e 4 hanno suonato insieme, pur sapendo che era la fine. L’ennesimo, grande successo dei Fab 4 balza al 1° posto in classifica nel Regno Unito e ci rimane per 17 settimane. In America raggiunge la vetta della classifica di Billboard e da lì non si muove per 11 settimane. E quel passaggio pedonale? Sito fra i più celebrati e immortalati al mondo, riconosciuto come punto di riferimento storico, ogni anno viene visitato da migliaia di fan. E grazie al successo dell’album, gli EMI Recording Studios sono stati ribattezzati Abbey Road Studios.

Foto: © Bruce McBroom
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