È intitolata Televisiva la mostra milanese di Stefano De Luigi, acclamato e pluripremiato fotografo, 4 volte vincitore del World Press Photo. I suoi scatti, 32 in bianco e nero, ruotano attorno alle personalità e allo stile televisivo del Belpaese durante quegli anni 90 (più precisamente dal 1994 al 2000), che videro la schiacciante vittoria della tv generalista nei confronti dell’idea educativa del “fare televisione”.

Trasmissioni come Domenica in o Non è la Rai entrano nelle case degli italiani, con Mara Venier che solletica e allieta le domeniche pomeriggio di cittadini e cittadine; e Ambra Angiolini che sfida il femminismo ”istituzionale” facendosi bisbigliare consigli all’orecchio da Gianni Boncompagni. E arrivano i primi esperimenti di reality show con Il Grande Fratello che ci fa sentire autorizzati a essere ignoranti purché belli.

Nel percorso di Televisiva, accanto alle fotografie dei backstage, delle preparazioni delle scenografie e coreografie di programmi come I Cervelloni, Macao e Funari News, incrociamo parecchi volti noti: Platinette che chiacchiera con Irene Pivetti, Paolo Bonolis, Wendy Windham, Gianfranco Funari, quel Rocco Casalino che ne ha fatta di strada dal Grande Fratello in avanti, dandosi alla politica nel Movimento 5 Stelle per poi fare lo spin doctor del premier Giuseppe Conte.

De Luigi si muove ai margini di questo macrocosmo fatto di soubrettes e di paillettes, ospiti fissi e ballerine a caccia del successo, trasmettendoci un chiaro messaggio a noi “spettatori”. Da Televisiva, infatti, si esce con una strana sensazione che fa riflettere: ciò che viviamo oggi non è altro che il frutto di quegli anni dove ognuno si è sentito libero di dire e di fare qualunque cosa purché facesse audience. Perché se è vero che quello era puro spettacolo, l’averlo davanti agli occhi ogni santo giorno ha profondamente influito sulla crescita/decrescita degli italiani sia dal punto di vista culturale, sia sociale.

Questi scatti fotografici romantici e fuori dal tempo, dolci e insieme amari, ci lasciano addosso una certa malinconia di fondo che sembra accompagnare l’intero progetto di Stefano De Luigi. Resta da capire se questo stato d’animo, che Charles Baudelaire definiva spleen, è da imputare a come saremmo potuti diventare o a come eravamo.

Televisiva è il 1° dei 4 progetti monografico-fotografici che stanno declinando il 2020 dell’Other Size Gallery by Workness di Milano, con la collaborazione tecnica del laboratorio Linke.

Stefano De Luigi
Televisiva
Fino al 10 aprile 2020, Other Size Gallery by Workness, via Andrea Maffei 1, Milano
tel. 0270006800

La mostra è attualmente chiusa fino a data da destinarsi, in ottemperanza al nuovo DPCM dell’8 marzo 2020 Emergenza Sanitaria COVID-19

Foto: Ballerine durante la trasmissione “Domenica in”, Rai 1, condotta da Mara Venier, Studi Rai di Cinecittà, Roma, 1996
Irene Pivetti (già Presidente della Camera dei Deputati) e Platinette prima della registrazione del programma “Bisturi”, Italia 1, Studi Mediaset, Milano, 2004
Una pausa durante la registrazione della sigla del programma “I Cervelloni”, Rai 1, condotto da Paolo Bonolis, Studio 5 di Cinecittà, Roma, 1995
Rocco Casalino, concorrente della prima edizione del “Grande Fratello”, Canale 5, mentre si guarda allo specchio, Studi Mediaset, Cinecittà, Roma, 2000
Gianfranco Funari, conduttore e polemista, nel backstage di “Funari News”, Rete 4, Studi Mediaset, Roma, 1994
Poco prima della messa in onda di “Macao”, condotto da Alba Parietti, regia di Gianni Boncompagni, Rai 2, Studi Rai Cinecittà, Roma, 1997
L’attrice Wendy Windham in una parodia di una conferenza stampa alla Casa Bianca, programma “I Cervelloni”, Rai 1, Studio 5 di Cinecittà, Roma, 1995
© Stefano De Luigi