L’originalità del nome, espadrillas, ha determinato l’identità di un calzare che è inconfondibile in tutto il mondo. Espadrilla, invece, è il termine linguistico provenzale che unito a espardenya in catalano (sparto) indica la tipica pianta mediterranea della famiglia delle graminacee utilizzata per intrecciare corde. Da quasi 1 secolo, le espadrillas vengono prodotte nei Pirenei dell’Occitania e della Catalogna ribadendo il loro sentirsi orgoglio nazionale.

La fabbricazione è più complicata di quella dei sandali: la fibra di juta viene prima intrecciata meccanicamente, quindi inserita in uno stampo a forma di suola con un trattamento termico per ottenere la forma corretta, fissata con punti di cucitura verticali e volendo uno strato inferiore di suola vulcanizzata. Infine, il tessuto viene cucito a mano sulla suola. Alcuni modelli, inoltre, hanno lacci da avvolgere attorno alla caviglia per tenere le calzature al loro posto.

© Castañer

Le esparteñas (in aragonese) e le alpargatas (in spagnolo), originariamente calzari adatti ai campagnoli dei Paesi Baschi, dagli anni 50 in poi si evolvono dai piedi callosi dei contadini e dei pescatori alle estremità ben curate di celebrities come Grace Kelly e Salvador Dalí. Nel nuovo millennio, stelle del cinema e della musica indossano l’umile calzatura nel frattempo resa radical chic dagli stilisti e dal prezzo. Il marchio più gettonato è Castañer, azienda di Girona a conduzione familiare da generazioni (è nata nel 1927), gestita dai fratelli Luis, Antonio, Rafael e Cristina, che con perseverante creatività ha sdoganato le espadrillas dalla campagna alla passerella; e a ogni collezione ne cambia colori, tessuti e ricami mixando comodità e stile senza tempo.

Salvador Dalí

Pensate che nel 1972 il geniale stilista Yves Saint Laurent ne realizza un modello con la zeppa, da indossare con l’abito da sera. «A fare la differenza sono e restano sempre i materiali pregiati e i dettagli» spiega Paul Andrew, direttore creativo di Salvatore Ferragamo, che nella sua collezione maschile propone le tipiche espadrillas con rialzo a zeppa. Il brand Loro Piana, invece, le confeziona con il Lotus Flower – tessuto brevettato in finissimo materiale vegetale ottenuto dagli steli del fiore di loto – e la suola in juta tradizionalmente cucita a mano. Giorgio Armani, infine, consiglia un modello in suede o lino da abbinare a un pantalone alla pescatora con caviglia in vista. Insomma, le anticonformiste espadrillas sono la confortevole alternativa all’infradito (per entrambi i sessi), al sandalo da frate (per lui) e ai sandali coi tacchi vertiginosi (per lei).

© Salvatore Ferragamo