Dedicata con affetto creativo al miglior amico dell’uomo, Architecture for Dogs in svolgimento fino al 16 febbraio 2025 all’ADI Design Museum di Milano è la mostra visionaria e trasversale all’esordio in Italia (e alla seconda edizione europea dopo quella di Londra del 2020) arricchita da 2 nuove architetture tricolori firmate da Giulio Iacchetti (qui sopra: la sua Italian Greyhound fotografata da Hirosi Yoda) e da Piero Lissoni, realizzate da Riva 1920.

Piero Lissoni, Yorkiepoo
© Hirosi Yoda

Curata da Kenya Hara, designer giapponese nonchè direttore artistico di Muji, questa esposizione ha il compito di promuovere l’architettura e il design a strumenti relazionali fra esseri viventi e ambiente costruito, allontanandosi dal concetto classico di spazio puramente funzionale per gli animali domestici e i loro umani.

In mostra rampe, cushion, tappeti e panchine progettate per garantire alle razze più pelose un fresco ristoro dal clima caldo. E poi una cuccia verticale che equilibra la scala umana e quella animale permettendo al cane di guardare negli occhi il suo padrone. E ancora, rifugi progettati per soddisfare le esigenze di ogni razza canina, rafforzandone la relazione con l’essere umano.

Konstantin Grcic

In quest’epoca antropocentrica, Architecture for Dogs ribalta il paradigma abitativo: gli animali domestici non sono più spettatori dello spazio umano bensì protagonisti consapevoli, fruitori di un design che si plasma sulle loro caratteristiche invitando a riflettere sul concetto di habitat condiviso.

Hiroshi Naito

L’allestimento di Hara è come un fluido sistema di isole espositive, ognuna delle quali racconta una diversa interpretazione dello spazio e del rapporto simbiotico che si può instaurare fra l’architettura e l’essere vivente. Una costellazione di opere realizzate da architetti contemporanei quali Asif Khan, Atelier Bow-Wow, FGMF, Hiroshi Naito, Kenya Hara, Kazuyo Sejima, Kengo Kuma, Konstantin Grcic, Ma Yansong, MVRDV, Reiser + Umemoto, Shigeru Ban, Sou Fujimoto, Torafu Architects, Toyo Ito.

Toyo Ito

Sicchè attraverso le architetture (o meglio: le pet-tecture, ossia le architetture per animali domestici) si snoda il racconto di possibili storie di coabitazione, arricchite da approfondimenti fotografici e video. Inoltre, la natura inclusiva del progetto si estende anche alla partecipazione del pubblico: chiunque nel mondo può accedere ai disegni e alle istruzioni delle opere, scaricandoli gratuitamente dal sito ufficiale per poi costruire queste architetture adattandole alle esigenze del proprio cane.

In Italia ci sono circa 15.000.000 di cani domestici e in particolare a Milano 1 persona su 2 ne possiede 1. Un sentire che accomuna altre declinazioni di design, come la moda e il tessile. Partner di questa mostra è infatti la maison Giorgio Armani, che insieme a Poldo Dog Couture ha creato una capsule interamente dedicata agli amici a 4 zampe, fondendo l’inconfondibile stile dello storico marchio a design funzionali.

Architecture for Dogs
Fino al 16 febbraio 2025, ADI Design Museum, piazza Compasso d’Oro 1, Milano
tel. 3443460619 (dalle 10.30 alle 20)

Sou Fujimoto