Mark Plati alle tastiere, Gerry Leonard alla chitarra, Sterling Campbell alla batteria, Donny McCaslin al sax e al flauto, Gail Ann Dorsey e Catherine Russell ai cori, fanno parte di quei musicisti che per talento, affidabilità ed esperienza David Bowie ha voluto accanto a sé.

È stato Plati stesso a coinvolgerli con il desiderio d’infondere nuova vita a “Heroes” attraverso l’interpretazione della cantautrice slovacca Karin Ann. In coabitazione con Space Oddity, è il pezzo più celebre di David: scritto insieme a Brian Eno, inciso nel 1977 agli Hansa By The Wall Studios di Berlino Ovest e ispirato a un ragazzo e a una ragazza – Tony Visconti, produttore discografico di Bowie e la corista Antonia Maas – che si baciavano a ridosso del Muro (“I can remember/Standing, by the wall/And the guns, shot above our heads/And we kissed, as though nothing could fall ”).

Karin Ann

Brano simbolo dell’omonimo Lp e senza alcun dubbio canzone fra le più belle, coinvolgenti e appassionate di tutti i tempi, “Heroes” è stata negli anni “coverizzata ” in studio e dal vivo da Dave Gahan (Depeche Mode), Lemmy (Motörhead), Peter Gabriel, David Byrne, Philip Glass, King Crimson, Debbie Harry (Blondie), Prince, Nico, Johnny Depp (Hollywood Vampires di Alice Cooper), Coldplay, Oasis, Wallflowers, Moby & Mindy Jones.

La versione che ne dà Karin Ann (debutto discografico lo scorso anno con l’album through the telescope) e che potete ascoltare sulle principali piattaforme di streaming, è una “Heroes” di 6 minuti e 41 secondi che si manifesta in modo soffuso, quasi in punta di labbra, accarezzata dalla chitarra ambient di Gerry Leonard, via via sostenuta dal drumming di Sterling Campbell e dalla sezione archi, fino ad allinearsi all’originale bowieano in quanto a scansione ritmica e a cori, per poi terminare il proprio percorso in sottrazione: voce, chitarra, tastiere, null’altro. Come al principio, con sobria eleganza.