Dopo mesi di lockdown, l’Hilton Molino Stucky ha finalmente riaperto le sue porte in una Venezia che si sta animando di iniziative: dalla 17. Biennale di Architettura in svolgimento fino al 21 novembre 2021, alla 78. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica che verrà inaugurata l’1 settembre; dal Salone Nautico (fino al 6 giugno), alla Festa del Redentore con le sue regate (17 e 18 luglio).
Gioiello ottocentesco progettato dall’architetto tedesco Ernst Wullekopf all’insegna del Neogotico applicato a un edificio industriale, svetta nel cuore di quell’isola della Giudecca ancora abitata dai veneziani. Luogo appartato, ma a pochi minuti dal centro storico, il Molino Stucky (ideale per le famiglie e per un city break in coppia o con gli amici) alterna con sapienza l’arte antica, la creatività del contemporaneo, le esperienze ludiche e la scoperta degli artigiani, sublimi interpreti della tradizione e della bellezza.
Venezia vista dal Molino Stucky
È un albergo, questo, che sa consigliare ai propri ospiti non solo le più belle esperienze in laguna come la visita al Guggenheim Museum, scrigno della Collezione Peggy Guggenheim, o una sosta a Palazzo Grassi (un tempo dimora di Giovanni Stucky, l’imprenditore svizzero che il Molino lo ha fondato), ma anche i grandi e piccoli segreti della fornace della Vetreria Venier.
La Presidential Suite
Ma Venezia significa anche molteplicità di isole, laguna e natura. Come non farsi sorprendere dalla pittoresca Burano, antica isola di pescatori, o da una gita in bragozzo all’Isola di Sant’Erasmo con i suoi orti e il suo verde?
Molto più di un “semplice” albergo a 5 stelle, il Molino Stucky sa rendere unico ogni momento trascorso nei suoi spazi: il relax a bordo della piscina panoramica collocata sul rooftop più alto della città; l’appuntamento allo Skyline Bar, tempio della mixology contemporanea; la cura di sé all’Eforea Spa, con i suoi trattamenti all’avanguardia… Nel nome e per conto di quel benessere che solo una vacanza al Molino garantisce.
Lo Skyline Bar